Capire cos’è la Retribuzione annua lorda (RAL) e come si calcola è fondamentale per leggere correttamente la busta paga, valutare le offerte di lavoro e farsi un’idea realistica dello stipendio netto che arriverà ogni mese sul conto.

La RAL è uno dei dati più importanti che si possono desumere dalla busta paga: indica quanto si guadagna lordo in un anno e rappresenta il punto di partenza per stimare lo stipendio netto mensile. Vediamo quindi cosa significa RAL, dove si trova nel cedolino, come si calcola dalla busta paga e come passare da RAL a netto (e viceversa).

Saper leggere la busta paga non è sempre intuitivo: il cedolino contiene molte voci diverse (competenze, trattenute, contributi, imposte) e può risultare poco immediato. La RAL, però, è un ottimo “riassunto” della propria retribuzione e consente di orientarsi meglio tra numeri e sigle.

Negli ultimi anni, le novità fiscali e contributive (riduzione degli scaglioni IRPEF, taglio del cuneo fiscale, decontribuzione) hanno inciso sul passaggio da RAL a stipendio netto. Per questo è sempre bene considerare i calcoli che seguono come stime indicative, che possono variare in base a contratto, zona di residenza e situazione personale.

 

CHE COSA È LA RAL?

RAL è l’acronimo di Retribuzione annua lorda e indica il valore complessivo della retribuzione che una persona dipendente percepisce nell’arco di un anno di lavoro, prima delle trattenute fiscali e contributive.
La RAL comprende tutte le somme lorde corrisposte dal datore di lavoro (stipendio mensile, tredicesima, eventuale quattordicesima, premi ricorrenti), ma non tiene conto di detrazioni, bonus una tantum o agevolazioni fiscali.

La Ral dunque tiene conto:

  • di ogni retribuzione mensile lorda;
  • delle ritenute Inps (fiscali e previdenziali);
  • delle trattenute Irpef.

In pratica, la RAL si ottiene sommando:

  • la retribuzione lorda mensile moltiplicata per il numero di mensilità;
  • gli eventuali elementi fissi ricorrenti (per esempio superminimi o indennità stabili).
    Le ritenute previdenziali (INPS) e fiscali (IRPEF, addizionali) vengono invece sottratte in un secondo momento per arrivare allo stipendio netto.

È importante distinguere tra RAL e reddito complessivo: quest’ultimo include anche altri redditi (es. seconde attività, immobili, ecc.) e viene utilizzato per il calcolo dell’IRPEF in dichiarazione. La RAL, invece, riguarda solo il rapporto di lavoro dipendente con uno specifico datore.

 

DOVE SI TROVA LA RAL IN BUSTA PAGA?

In busta paga, la RAL può essere indicata esplicitamente come “retribuzione annua lorda” oppure può essere ricavata a partire dalle voci presenti nel cedolino.

Spesso, nella parte riepilogativa, è presente la voce “totale competenze” o “totale retribuzione lorda”: moltiplicando correttamente gli importi per il numero di mensilità si può arrivare al valore di RAL.

  • Sezione anagrafica – dati di chi lavora e del datore;
  • Sezione retribuzione – paga base, indennità, straordinari, maggiorazioni;
  • Sezione fiscale e previdenziale – contributi INPS, IRPEF, addizionali;
  • Sezione presenze – ore lavorate, ferie, permessi.

La RAL non comprende le detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico: queste voci agiscono solo sul netto e non modificano la retribuzione lorda.

 

COME SI CALCOLA LA RAL?

Per calcolare la RAL a partire dallo stipendio lordo mensile si moltiplica la retribuzione lorda per il numero di mensilità previste dal contratto (12, 13 o 14). Eventuali premi fissi ricorrenti vanno aggiunti al totale.

Esempi semplici di calcolo RAL:

  • Stipendio lordo 2.000 € x 13 mensilità = RAL 26.000 €;
  • Stipendio lordo 1.500 € x 14 mensilità = RAL 21.000 €;
  • Stipendio lordo 2.500 € x 13 mensilità = RAL 32.500 €.}

In molti casi, i contratti collettivi fissano dei minimi tabellari per ciascun livello di inquadramento (per esempio nel CCNL Commercio): la RAL minima garantita dipende quindi anche dal livello previsto dal contratto.

 

RAL E STIPENDIO NETTO: ESEMPI PRATICI

Una delle domande più frequenti è: “Quanti sono netti 30.000 / 35.000 / 40.000 euro di RAL?” Oppure: “Che RAL devo avere per guadagnare 2.000 euro netti al mese?”.
Di seguito riportiamo delle stime indicative, riferite a una persona dipendente con contratto a tempo indeterminato, tredicesima mensilità, senza figli a carico e con detrazioni standard. Gli importi reali possono variare in base a regione, comune, detrazioni aggiuntive, welfare aziendale e altre variabili.

  • RAL 30.000 €. Stipendio netto annuo stimato: circa 22.500–000 €, pari a 1.730–1.770 € netti al mese (13 mensilità);
  • RAL 35.000 €. Stipendio netto annuo stimato: circa 25.000–000 €, pari a 1.900–2.000 € netti al mese;
  • RAL 40.000 €. Stipendio netto annuo stimato: circa 27.500–500 €, pari a 2.100–2.200 € netti al mese.

In altri termini:

  • RAL 30k netto corrisponde in media a poco meno di 1.800 € netti al mese;
  • RAL 35.000 stipendio netto si avvicina ai 2.000 € netti mensili;
  • 40.000 euro lordi quanto sono netti?: La stima ragionevole è intorno ai 2.150–2.200 € al mese.

Esempi: da RAL a netto e da netto a RAL

Per facilitare il confronto, riportiamo una stima indicativa tra RAL e stipendio netto mensile (13 mensilità), sempre in condizioni “standard”:

  • RAL 30.000 €: circa 1.730–1.770 € netti/mese;
  • RAL 35.000 €: circa 1.900–2.000 € netti/mese;
  • RAL 40.000 €: circa 2.100–2.200 € netti/mese.

Se, invece, vuoi capire “quale RAL serve per avere 2.000 € netti al mese”, puoi ragionare al contrario:

  • 2.000 € netti x 13 mensilità = 26.000 € netti annui;
  • Considerando imposte e contributi, la RAL necessaria per 2.000 € netti mensili è in genere compresa tra 34.000 e 36.000 €.

2000 euro lordi quanto sono netti? E 30.000 / 35.000 euro lordi?

Anche qui possiamo fare qualche stima di massima:

  • 2.000 euro lordi quanto sono netti? In molti casi si traduce in circa 1.300–1.400 € netti al mese, a seconda di addizionali e detrazioni;
  • 30.000 euro lordi quanto sono netti? Come visto, intorno a 1.730–1.770 € netti mensili;
  • 35.000 euro lordi quanto sono netti? In media 1.900–2.000 € netti al mese.

Sono sempre valori indicativi, utili per orientarsi, ma non sostituiscono un calcolo puntuale effettuato su busta paga o con un consulente.

 

COME CALCOLARE LA RETRIBUZIONE NETTA MENSILE A PARTIRE DALLA RAL

Per passare da RAL a stipendio netto mensile, in pratica, si procede così:

  1. Si divide la RAL per il numero di mensilità (13 o 14) per ottenere il lordo mensile;
  2. Dal lordo mensile si sottraggono i contributi a carico del lavoratore;
  3. Sulla base imponibile rimanente si applicano IRPEF e addizionali (regionali e comunali), tenendo conto delle detrazioni spettanti;
  4. Il risultato è lo stipendio netto mensile.

Calcoli precisi richiedono di conoscere in dettaglio scaglioni IRPEF, aliquote, detrazioni e addizionali. Per questo, oltre agli esempi indicativi, è sempre consigliabile utilizzare un simulatore aggiornato o rivolgersi a un Caf/consulente.

 

COME CALCOLARE LA RAL DALLA BUSTA PAGA (DA NETTO A RAL)

Se vuoi partire dal netto in busta paga e risalire alla RAL, il processo si inverte. Non è un calcolo immediato, ma puoi ragionare in questo modo:

  • 1. Moltiplica lo stipendio netto mensile per il numero di mensilità (13 o 14) per ottenere il netto annuo;
  • 2. Considera che il lordo annuo sarà più alto, perché include contributi e imposte;
  • 3. Applica un coefficiente di “lordizzazione” (di solito il lordo è circa il 30–40% in più del netto, ma può variare);
  • 4. In alternativa, usa un simulatore online che consenta di passare da netto a lordo.}

Ad esempio, se il tuo stipendio netto è di circa 1.900–2.000 € al mese per 13 mensilità, è probabile che la tua RAL sia nell’ordine dei 34.000–36.000 € annui.

 

QUALI SONO LE NOVITÀ SULLA RAL?

La RAL in sé non cambia con la Legge di Bilancio, ma cambiano le regole fiscali e contributive che determinano il passaggio da RAL a netto. Per il 2024 hanno avuto particolare rilievo:

  • La rimodulazione degli scaglioni IRPEF, con la riduzione da 4 a 3 aliquote;
  • Il proseguimento delle misure di decontribuzione (taglio del cuneo fiscale) per alcuni scaglioni di reddito da lavoro dipendente.}

L’effetto pratico è che, a parità di RAL, lo stipendio netto può risultare leggermente più alto rispetto agli anni precedenti, soprattutto per chi ha redditi medio-bassi. Si tratta però di misure soggette a rinnovo annuale, per cui è sempre necessario verificare le regole in vigore nel periodo di riferimento.

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

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