Quando il tuo contratto di apprendistato arriva alla sua conclusione viene spontaneo chiederti come proseguire la tua carriera lavorativa e, inoltre, se ti spetta un Trattamento Fine Rapporto.

In questo approfondimento cerchiamo di analizzare la questione e fornirti risposte utili per gestire con più serenità le tue attività di apprendistato.

 

COS’È IL TFR?

Innanzitutto, partiamo con il definire cos’è un TFR: l’acronimo sta per “trattamento di fine rapporto” e rappresenta una cifra che il lavoratore riceve dal suo datore di lavoro quando il suo contratto giunge al termine.

Spetta a ogni lavoratore, a prescindere dal motivo che ha causato l’interruzione del rapporto professionale. Inoltre, il suo importo è variabile e si basa sulla retribuzione annua che funge da base per il calcolo dell’accantonamento del TFR. Un aiuto decisivo, quindi, per gestire con maggiore tranquillità la fine di un contatto e la successiva ricerca di un nuovo impiego.

Inoltre, è possibile in alcuni specifici casi richiedere un anticipo sul TFR, nel limite massimo del 70% del fondo, se hai dei requisiti definiti e valide motivazioni.

 

IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO PREVEDE L’EROGAZIONE DEL TFR?

Se hai all’attivo un contratto di apprendistato, sì, hai diritto a ricevere un TFR perché questa tipologia contrattuale è equiparata in toto a un contratto come dipendente. Infatti, al termine dell’apprendistato sia il dipendente, sia l’azienda, possono decidere di recedere dal contratto rispettando i termini e gli accordi previsti nel contratto stesso.

Se azienda e collaboratore vogliono proseguire la relazione lavorativa, il contratto di apprendistato può trasformarsi in un contratto ordinario di tipo subordinato a tempo indeterminato (e, ovviamente, il TFR non viene erogato, in quando il rapporto di lavoro non s interrompe).

 

A QUANTO AMMONTA IL TFR DI UN APPRENDISTATO?

Il TFR per un contratto di apprendistato spetta, quindi, in caso di licenziamento, dimissioni, non prosecuzione del rapporto alla scadenza. Per calcolare il TFR in questo caso ci si può basare sulla stessa disciplina dei classici contratti di lavoro subordinati: all’apprendista spetta una mensilità per ogni anno solare, al netto delle trattenute previste dalla normativa.

Per calcolare il TFR è possibile partire dalla retribuzione annua lorda e dividerla per 13,5. Poi calcolare lo 0,5% del RAL, la retribuzione soggetta a contribuzione INPS, e sottrarre il risultato a quello della precedente divisione. All’ammontare del TFR per un anno si deve aggiungere anche l’aumento definito dai coefficienti di rivalutazione ISTAT. In busta paga, in ogni caso, sono presenti le indicazioni circa il TFR e il suo importo totale.

 

QUALI SONO LE TASSE PER IL TFR DEGLI APPRENDISTI

I redditi da lavoro dipendente, in Italia, vengono tassati in base all’IRPEF e ogni mese il datore di lavoro versa allo stato le dovute imposte. Sul Trattamento di Fine Rapporto vengono calcolate, però, le imposte in modo leggermente diverso rispetto a quanto succede per le regolari mensilità.

Esiste, infatti, una tassazione separata e l’IRPEF viene calcolato sulla media degli anni lavorati. Per individuare l’aliquota, da applicare in base allo scaglione di reddito, si fa riferimento alle tabelle IRPEF, che contemplano 4 diversi range di retribuzione e tassazione.

Ad esempio, su un guadagno annuale inferiore ai 15.000 euro viene applicata una tassazione IRPEF del 23%. È comunque il datore di lavoro a versare le somme dovute e al dipendente (anche apprendista) arriva il TFR come somma netta.

 

ESEMPIO PRATICO DI TFR PER APPRENDISTATO

Poniamo il caso tu prenda una busta di 1000€ mensili e hai proseguito il tuo rapporto di lavoro per due anni. Ti spetterà un TFR di 2000€: il calcolo è relativamente semplice e analizzare la tua situazione ti consente di sapere immediatamente a quanto ammonta il tuo budget una volta che interromperai il contratto di apprendistato per avviare una nuova carriera lavorativa.

 

COS’È UN CONTRATTO DI APPRENDISTATO?

L’apprendistato è un vero e proprio contratto di lavoro a tempo indeterminato, che puoi stipulare con lo scopo di formarti professionalmente e ampliare il tuo bagaglio di competenze, hard skill e soft skill.

Esistono sostanzialmente tre tipi di contratto di apprendistato:

  • l’apprendistato per la qualifica e il diploma superiore, rivolto ai giovani dai 15 ai 25 anni non compiuti e mirato all’ottenimento di un titolo di studio come il diploma superiore o una qualifica;
  • l’apprendistato di alta formazione e ricerca, rivolto chi ha tra i 18 e i 29 anni e desidera il conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore oppure titoli universitari e di alta formazione;
  • l’apprendistato professionalizzante, aperto ai giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno lo scopo di ottenere una qualifica professionale.

Solitamente tale contratto ha una durata minima di sei mesi e una lunghezza massima di tre anni (o cinque per le imprese artigiane).

 

COSA SUCCEDE DOPO LA FINE DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO?

Una volta concluso il contratto di apprendistato, per volontà di una o dell’altra parte, oltre a ricevere un TFR al termine della collaborazione puoi anche richiedere la disoccupazione NASpI (se non hai dato dimissioni volontarie).

Inoltre, puoi contare su una formazione professionale solida e validata da una pratica costante sul campo e avrai certamente maturato abilità tecniche o trasversali spendibili efficacemente nel mercato del lavoro. La crescita professionale e le tutele offerte agli apprendisti ti garantiscono una sicurezza maggiore e più tempo per fare il punto della tua situazione lavorativa e stilare un piano d’azione per i prossimi traguardi.

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

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