La NASpI, o Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 Le norme che la regolano subiscono spesso variazioni, ma è utile avere una panoramica generale del suo funzionamento per farti trovare pronto nel caso dovessi aver bisogno di richiederla.
INDICE DEI CONTENUTI
- Cos’è la NASpI e come funziona
- Qual è la differenza tra la NASpI e la disoccupazione?
- Quali sono i requisiti per avere la NASpI?
- Quanto spetta di indennità di disoccupazione NASpI?
- Importo massimo NASpI per il 2023
- Calcolare NASpI: importo netto mensile
- Da quando si ha diritto a percepire l’indennità?
- Quanto dura la disoccupazione in termini di erogazione dell’indennità?
- Come cambia l’importo percepito con il passare dei mesi?
- Domanda NASpI: quando si presenta
- Come presentare la domanda di NASpI
- Come fare domanda di disoccupazione NASpI online
- Domanda NASpI Precompilata
COS’È LA NASPI E COME FUNZIONA
La NASpI è la nuova versione di quella che per qualche tempo è stata l’ASpI e si tratta di un sussidio erogato dall’INPS a sostegno del reddito di quei lavoratori subordinati che hanno perso il loro impiego per cause indipendenti dalla loro volontà. Si tratta di un aiuto concreto ed essenziale, in attesa di trovare un nuovo lavoro per il futuro.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA LA NASPI E LA DISOCCUPAZIONE?
Lo stato di disoccupazione è necessario per poter ottenere la NASpI. Va richiesto e certificato con specifiche procedure e può essere concesso a chi è privo di occupazione ed ha, inoltre, dichiarato al Centro per l’Impiego la sua immediata disponibilità al lavoro (DID).
Tuttavia, è possibile percepire il sussidio per la disoccupazione anche lavorando: è il caso, ad esempio dei lavoratori con reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti (art. 13 TUIR).
QUALI SONO I REQUISITI PER AVERE LA NASPI?
La NASpI è indirizzata ai lavoratori dipendenti (compresi soci delle cooperative con contratti di lavoro subordinato con le medesime cooperative, gli apprendisti, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato ed i dipendenti pubblici assunti a tempo determinato). Esclusi sono, invece, i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato. Dal 2022 hanno accesso alla NASpI anche gli operai agricoli assunti a tempo indeterminato da specifiche categorie di imprese.
Il soggetto richiedente la NASpI deve essere in stato di disoccupazione, ovvero aver perso il lavoro per cause indipendenti dalla sua volontà. Esistono però alcune eccezioni alla regola: è possibile ottenere la NASpI anche nei seguenti casi:
- Dimissioni per giusta causa, qualora le stesse siano state indotte da comportamenti altrui che hanno implicato l’impossibilità di proseguire il rapporto di lavoro;
- Dimissioni presentate durante il periodo tutelato di maternità;
- per risoluzione consensuale nell’ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro;
- per la proposta, rifiutata, di un trasferimento a oltre 50 km dalla residenza del lavoratore e/o raggiungibile con i mezzi pubblici in 80 minuti o più;
- licenziamento disciplinare;
- Licenziamento con accettazione della proposta di conciliazione ex art. 6 D.lgs 22/2015
Inoltre, per ottenere la NASpI è necessario aver versato almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti il periodo di disoccupazione, purché per esse risulti, complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali.
Per il perfezionamento di ale requisito contributivo si considerano utili:
- I contributi previdenziali versati durante il rapporto di lavoro subordinato (compresa la quota contro la disoccupazione);
- I periodi di lavoro all’estero in Stati comunitari o convenzionati con possibilità di totalizzazione;
- I contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria (se all’inizio dell’astensione risulta già versata o dovuta contribuzione) e per i periodi di congedo parentale (se indennizzati ed intervenuti durante in costanza di rapporto di lavoro);
- I periodi di astensione dal rapporto di lavoro per malattia dei figli fino ad 8 anni, per massimo 5 giorni lavorativi nell’anno solare.
Se un lavoratore ha alternato nel corso del quadriennio in esame periodi di lavoro nel settore agricolo e periodi in settori non agricoli è sottoposto ad una disciplina specifica.
QUANTO SPETTA DI INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE NASPI?
La NASpI fornisce al lavoratore che ha perso l’impiego un aiuto che consente di tamponare la perdita della sua entrata fissa e di ricollocarsi sul mercato del lavoro e vagliare nuove offerte con maggiore serenità.
IMPORTO MASSIMO NASPI PER IL 2023
L’INPS emette ogni anno informazioni circa l’importo massimo erogabile con la NASpI e l’imponibile di riferimento per il sussidio. Per il 2023 è stato stabilito che l’importo massimo mensile della NASpI aumentasse da 1.360,77 euro a 1.470,99 euro. Un incremento interessante, bilanciato rispetto alla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo, basato sul target delle famiglie di operai e impiegati.
CALCOLARE NASPI: IMPORTO NETTO MENSILE
È possibile calcolare quello che sarà l’importo della propria indennità di disoccupazione NASpI, procurandosi il proprio estratto conto previdenziale e facendo qualche semplice conteggio.
Per arrivare alla cifra finale occorre:
- sommare le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni;
- dividere la cifra per il numero di settimane di contribuzione;
- moltiplicato il risultato per il coefficiente 4,33
Se il risultato ottenuto è pari o inferiore a un minimo mensile stabilito dall’INPS (che per il 2023 è di 1.352,19 euro) l’importo della NASPI è pari al 75% di questa retribuzione. Se, invece, supera questo limite, si aggiunge al 75% un importo pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e l’importo INPS appena citato. Il massimale è comunque fissato oggi sui 1.470,99 euro mensili.
DA QUANDO SI HA DIRITTO A PERCEPIRE L’INDENNITÀ?
La decorrenza del sussidio dipende da quando viene presentata la domanda di NASpI:
- se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno dal termine del rapporto di lavoro, la NASpI decorre dall’ottavo giorno dopo la data di cessazione del rapporto;
- se questa è presentata dopo l’ottavo giorno ma entro i limiti di legge, parte dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda;
- in caso di maternità, malattia o infortunio la NASpI decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento, sempre se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno oppure, anche in questo caso, dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se inviata successivamente ma sempre entro i limiti di legge;
- in caso di licenziamento per giusta causa la NASpI decorre dal trentottesimo giorno dopo la fine del rapporto di lavoro, e la domanda è presentata entro quella data, oppure dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
QUANTO DURA LA DISOCCUPAZIONE IN TERMINI DI EROGAZIONE DELL’INDENNITÀ?
Per stabilire quanto dura la NASpI occorre analizzare la storia contributiva del richiedente, poiché può essere corrisposta per un numero di settimane che è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.
Dura, comunque, al massimo 24 mesi. Invece, la NASpI per gli stagionali funziona in deroga a questa norma, poiché sono previste disoccupazioni per un periodo maggiorato, date le difficoltà oggettive di questa categoria di lavoratori per far fronte alle problematiche relative a questi tipi di lavoro.
COME CAMBIA L’IMPORTO PERCEPITO CON IL PASSARE DEI MESI?
Immediatamente dopo i primi mesi di erogazione della NASpI, il suo importo si riduce seguendo il meccanismo detto di décalage, sempre stabilito e modificato dalle normative di anno in anno. Al momento, la riduzione dell’importo NASpI mensile decrementa del 3% ogni mese.
DOMANDA NASPI: QUANDO SI PRESENTA
Per richiedere e ottenere la disoccupazione NASpI è indispensabile presentare specifica domanda all’INPS in modalità telematica ed entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro (pena la decadenza del diritto), fatta eccezione per eventi casi particolari che prevedono tempistiche diverse.
COME PRESENTARE LA DOMANDA DI NASPI
Sono diverse le modalità per presentare una domanda di NASpI. Essenzialmente è possibile procedere:
- dal sito www.inps.it o dall’APP dell’ente, se si è in possesso di accessi sicuri tramite SPID, CIE o CNS;
- tramite il contact center INPS / INAIL, al numero gratuito 803 164 oppure allo 06 164 164 se si chiama da cellulare;
- attraverso un patronato
Per inoltrare la domanda è necessario avere a disposizione alcuni documenti, quali:
- carta d’identità e codice fiscale;
- documentazione inerente la cessazione del rapporto di lavoro;
- ultima busta paga;
- contratto di lavoro (se la richiesta avviene dopo scadenza di un contratto a tempo determinato);
Oltre a ciò, è necessario compilare eventuale mandato di assistenza e rappresentanza per il patronato e il Modello SR156 (disponibile dopo l’acquisto da compilare e allegare alla richiesta). Non è più richiesto, invece, il modello SR163.
COME FARE DOMANDA DI DISOCCUPAZIONE NASPI ONLINE
Fare domanda di disoccupazione online è estremamente semplice e veloce. Occorre solamente avere una modalità di accesso sicura ai portali INPS (come lo SPID) e i documenti pronti da allegare alla domanda. Sul sito dell’ente previdenziale esiste un’apposita sezione per inoltrare la richiesta NASpI e la procedura è intuitiva, oltre che al 100% gratuita.
DOMANDA NASPI PRECOMPILATA
Di recente è stata introdotta una novità per quanto riguarda la NASpI, ancora in fase sperimentale. Accedendo al portale INPS, alcuni utenti possono trovare una domanda di NASpI precompilata nella propria area personale, che possono sfruttare per facilitare ulteriormente la richiesta del prezioso sussidio.
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