Gli straordinari sono uno strumento attraverso il quale le imprese sopperiscono a bisogni improvvisi, picchi di lavoro o periodi di particolare necessità. La collaborazione dei loro dipendenti in tal senso è essenziale e potresti essere chiamato anche tu a fare ore di lavoro straordinario qualora la tua azienda lo richiedesse.

Ma quante ore possono esserti richieste? Sei obbligato a fare straordinari? E quanto devono essere retribuiti? Ecco le risposte alle tue principali domande, per essere pronto a gestire ogni situazione con consapevolezza.

 

COSA SI INTENDE PER LAVORO STRAORDINARIO?

Essenzialmente il lavoro “straordinario” è quello prestato oltre l’orario di lavoro “ordinario” concordato con l’azienda. Il tuo contratto, infatti, prevede un certo numero di ore che tu e il tuo datore avete stabilito come normale periodo lavorativo, ma qualora si presentassero specifiche condizioni, l’impresa può chiedere ai suoi collaboratori di prestare i loro servizi per un quantitativo di ore superiori a quanto previsto.

Il lavoro straordinario può essere programmato o non programmato (ad esempio richiesto per fronteggiare un’emergenza), ma deve sempre essere concordato tra azienda e dipendente, retribuito secondo la normativa vigente e non eccedente un limite massimo di ore, sempre definito dalla legislazione e/o dai CCNL.

 

COSA SI INTENDE PER LAVORO STRAORDINARIO?

Sono numerosi anche in Italia i lavori che possono essere svolti senza laurea. Disponibili a tutti i talenti proattivi del mercato sono, infatti, sia i lavori a tempo indeterminato e a tempo determinato, sia le prestazioni occasionali o i lavori a chiamata.

Quali sono i profili più ricercati dalle aziende?

 

QUANDO È CONSIDERATO LAVORO STRAORDINARIO?

D.Lgs. 66 del 2003, all’art.3 stabilisce che l’orario di lavoro normale è di 40 ore settimanali. Quindi, il lavoro straordinario è quello prestato dal dipendente dalla 41° ora in poi.

C’è da precisare che, oltre quanto indicato dal D.Lgs. 66/03, sono i CCNL a regolamentare nello specifico i rapporti di lavoro e a prevedere un orario settimanale diverso dalle 40 ore canoniche. In alcuni casi, i contratti collettivi stabiliscono, ad esempio, un orario massimo settimanale di 38 ore: quando si parla di straordinario in questi casi? Semplicemente, in questo caso si considera lavoro extra quello che parte dalla 39° ora di lavoro settimanale.

 

COME FUNZIONANO LE ORE DI STRAORDINARIO?

Gli straordinari sono diffusi tra le imprese, ma non sono ammessi in ogni caso e senza motivazioni specifiche. Infatti, l’azienda può chiedere ai suoi dipendenti di farli quando:

  • deve affrontare esigenze tecniche – produttive impreviste, che non possono essere gestite con l’assunzione di nuovo personale;
  • quando intervengono cause di forza maggiore che richiedono un immediato intervento per evitare danni o pericoli per cose e/o persone;
  • deve gestire con efficacia eventi periodici, come fiere o manifestazioni che richiedono sforzi extra da parte del personale.

In questi casi il datore di lavoro deve informare, possibilmente, in anticipo e concordare le ore da lavorare fuori dall’orario canonico, sempre rispettando i limiti di legge e prevedendo un congruo compenso per gli straordinari.

L’organizzazione puntuale delle attività potrebbe essere sufficiente per evitare di incorrere nella necessità di straordinari, ma possono capitare imprevisti o periodi che richiedono di fare necessariamente uso di questo strumento. In tal caso, raggiungere accordi comuni tra impresa e lavoratori è sempre un ottimo modo per affrontare la situazione.

 

NORMATIVA SUL LAVORO STRAORDINARIO IN ITALIA

Il lavoro straordinario in Italia è disciplinato sia dal Codice Civile che dal già menzionato Decreto Legislativo 66 dell’8 aprile 2003, in attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE inerenti alcuni specifici aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro.

Il Governo ha, quindi, recepito le direttive comunitarie per elaborare norme comuni applicabili a tutti i lavoratori, pubblici e privati. Le leggi circa il lavoro straordinario si applicano a tutti i dipendenti, qualunque sia la tipologia di contratto che hanno in essere, che si tratti di rapporti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato, anche in modalità smart working.

Tuttavia, alcune categorie di lavoratori sono escluse, come quelli in cui la durata dell’orario di lavoro non può essere determinata a priori o può essere liberamente gestita dal lavoratore stesso: succede, ad esempio, per i dirigenti, per i lavoratori parasubordinati o per la manodopera familiare.

 

QUANTE ORE DI STRAORDINARIO POSSO FARE AL GIORNO?

Le ore di lavoro prestate oltre le 40 settimanali stabilite a contratto non possono essere superiori a 8 nel corso di 7 giorni. Ciò significa che l’orario lavorativo massimo in una settimana può arrivare a 48 ore.

Inoltre, il lavoro straordinario non può in genere superare le 2 ore al giorno. È bene comunque tenere conto che il quantitativo massimo di 48 ore può anche essere frutto di una media che viene calcolata su base quadrimestrale (in tal caso le ore di straordinario in una settimana possono eccedere le 48 a patto che vengano compensate poi nell’arco del quadrimestre).

Infine, esiste anche un massimo di ore straordinarie in un anno, che è stabilito dai CCNL o, in assenza di disposizioni, dalla legge: in tal caso il massimale è di 250 ore. Se il datore di lavoro eccede nelle richieste di straordinario e supera le 250 ore può incorrere in pesanti sanzioni. Fanno salvo, tuttavia, le emergenze imprevedibili, che richiedono interventi rapidi e un utilizzo imprescindibile di ore straordinarie.

 

QUANTE ORE DI STRAORDINARIO SI POSSONO FARE CON IL PART-TIME?

I lavoratori assunti con un contratto part-time svolgono meno ore di lavoro rispetto alle 40 settimanali previste dal comune full-time. Anche se lavori a tempo parziale può esserti comunque richiesto di lavorare per più ore rispetto a quelle concordate inizialmente con il datore di lavoro.

In questi casi, però si parla di lavoro supplementare, ossia lo svolgimento di ore extra, ma sempre ricomprese entro i limiti delle 40 ore a settimana (o una quantità inferiore, se così stabilito dal CCNL). In linea di massima il lavoro supplementare non dovrebbe superare il 25% delle ore previste a contratto e, anche in questi casi, devono esserci giustificazioni e specifici accordi tra azienda e dipendente.

Nel caso in cui le ore extra superino le 40 del classico full-time, si parla di lavoro straordinario, che è ammesso, però, solamente per i contratti part-time verticale o misto e che è espressamente esclusa per i contratti a part-time orizzontale.

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GLI STRAORDINARI SONO OBBLIGATORI?

Una delle domande più frequenti tra i lavoratori dipendenti è proprio questa. In via generale, se l’azienda richiede straordinari per le ragioni previste dalla legge, non è possibile per Il dipendente rifiutarsi di farli. Ovviamente, in linea generale, è sempre opportuno che tra l’azienda e i suoi collaboratori viga un rapporto di collaborazione e serenità, nel quale entrambe le parti siano disposte a cooperare per risultati comuni e nel pieno rispetto delle esigenze dell’altro.

In alcuni specifici casi il dipendente può opporsi agli straordinari. Quando?

  • Se è uno studente lavoratore o un minorenne.
  • Se le ore extra non sono giustificate da comprovati e dimostrabili motivi di gravità.
  • Se il datore di lavoro non agisce in buona fede.
  • Se l’impresa ha fatto una richiesta non esplicita e questa viene contestata dal lavoratore.
  • Se, nel caso di lavoratori su turni, fare straordinari impedisce di fruire del periodo di 11 ore di riposo continuato tra un turno e l’altro.

 

CHE DIFFERENZA C’È TRA STRAORDINARIO E MAGGIORAZIONE?

Il lavoro straordinario viene retribuito attraverso una maggiorazione della retribuzione ordinaria spettante al dipendente, che viene di solito stabilita dai CCNL di riferimento per il settore. A livello contrattuale può anche essere stabilito che a fronte di ore extra lavorative vengano offerte, in alternativa alla maggiorazione sulla retribuzione, dei periodi di riposo compensativo.

Sostanzialmente, quindi, la maggiorazione dello stipendio ordinario è uno dei modi che l’impresa ha per retribuire il dipendente che effettua ore di lavoro straordinarie.

 

CHE DIFFERENZA C’È TRA LAVORO SUPPLEMENTARE E LAVORO STRAORDINARIO?

Generalmente si parla di lavoro supplementare in associazione ai contratti di lavoro part-time. Se, infatti, lavori part-time e ti capita di effettuare ore di lavoro extra rispetto a quelle pattuite dal tuo contratto, ma in ogni caso inferiori alle 40 settimanali, queste si definiscono “supplementari”.

 

QUANTO È PAGATO IL LAVORO STRAORDINARIO

Gli straordinari sono pagati con specifiche maggiorazioni rispetto alla retribuzione oraria. A stabilire le cifre esatte sono i CCNL della tua categoria, che possono prevedere sia il pagamento delle ore extra in busta paga, sia periodi di riposo compensativo come alternativa, come già accennato in precedenza.

Quanto vengono pagati gli straordinari in media? In linea di massima, le ore giornaliere lavorare oltre le 40 settimanali sono retribuite con maggiorazioni che vanno dal 10 al circa 50% del normale stipendio. È bene tenere conto anche del fatto che le ore di straordinario prestate durante i giorni festivi o di notte devono essere retribuite di più che i normali straordinari.

In alcuni casi le ore di lavoro straordinario vengono retribuite a forfait, con una quota fissa mensile concordata tra azienda e dipendente. Se l’impresa non applica le corrette maggiorazioni stabilite dai CCNL, incorre ovviamente in sanzioni amministrative.

Qualche esempio concreto di maggiorazione?

Il Contratto Collettivo per i metalmeccanici stabilisce che gli straordinari siano di massimo 2 ore al giorno e di 8 ogni settimana. Le prime due ore di straordinario vengono pagate con una maggiorazione del 25%, dalla 3° in poi del 30%, mentre gli straordinari effettuati in orario notturno vengono maggiorati del 40% (o del 50% se si tratta di lavoro su turni). Lo stesso vale per le ore extra lavorative nei festivi, pagate il 50% in più della norma e retribuzione.

A fronte di un impegno psicofisico certamente da non sottovalutare, effettuare degli straordinari può far salire notevolmente lo stipendio medio che percepisci solitamente ed essere un’interessante fonte di guadagno ulteriore.

 

DOVE SI VEDONO LE ORE DI STRAORDINARIO IN BUSTA PAGA?

Leggendo la tua busta paga puoi facilmente reperire anche l’informazione relativa agli straordinari che hai lavorato. Puoi trovarla nel corpo del cedolino, ossia nella sua parte centrale, dove sono indicate le ore extra che hai trascorso lavorando e la retribuzione maggiorata che ti spetta.

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

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