ROL, ex festività e permessi retribuiti: cosa sono, come funzionano e chi ne ha diritto

​​ROL, ex festività, permessi e ferie sono voci che compaiono nella busta paga ma possono essere difficili da comprendere. Ecco quello che serve sapere per controllare che ci venga riconosciuto quanto ci spetta e non perdere occasioni

Tra le voci più ricorrenti in busta paga figurano ROL, ex festività, permessi retribuiti e ferie. Spesso poco chiari, rappresentano tuttavia diritti fondamentali per la persona lavoratrice. Capire come funzionano e come vengono conteggiati è essenziale per controllare le proprie spettanze, evitare perdite e gestire in modo consapevole il tempo di lavoro e di riposo.

 

Cosa significa ROL (Riduzione Orario di Lavoro)

Il ROL è un permesso retribuito maturato ogni mese, espresso in ore, che permette alla persona lavoratrice di astenersi dal lavoro senza subire decurtazioni in busta paga. Diversamente dalle ferie, che si maturano e si fruiscono a giorni, i ROL sono espressi in ore e sono regolati dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL).

Nella busta paga, i ROL compaiono suddivisi in:

  • ROL maturati fino a quel mese;
  • ROL già goduti;
  • ROL residui da utilizzare (saldo).

Rientrano tra i permessi retribuiti ordinari, ma non vanno confusi con altre tipologie speciali previste dalla legge, come i permessi per lutto, studio, allattamento o quelli riconosciuti dalla Legge 104.

 

ROL e permessi: differenze principali

Il termine “permessi” è generico e include tutte le tipologie di astensione retribuita dal lavoro. I ROL rappresentano una categoria specifica tra questi, con finalità legate alla riduzione complessiva dell’orario annuo.

Altra categoria distinta sono i permessi ex festività, nati per compensare la soppressione di alcune festività civili o religiose che oggi non sono più riconosciute come giorni non lavorativi.

 

Chi ha diritto ai ROL e come si calcolano

I ROL spettano generalmente a chi ha un contratto a tempo indeterminato o determinato full-time. La maturazione avviene mensilmente, e la quantità dipende dal CCNL applicato.

Esempio:

Nel CCNL Commercio:

  • Aziende con meno di 15 dipendenti: 52 ore annue di ROL;
  • Aziende con più di 15 dipendenti: 72 ore annue.

Se si viene assunti in corso d’anno, il totale viene riproporzionato in base ai mesi di lavoro effettivi. I ROL possono essere:

  • Fruiti individualmente: la persona richiede il permesso, soggetto all’approvazione aziendale;
  • Fruiti collettivamente: l’azienda può disporre la fruizione in blocco per ragioni organizzative.

 

Come vengono pagati i ROL

I ROL devono essere concordati con l’azienda e autorizzati secondo le esigenze organizzative. Se non utilizzati entro il termine previsto dal contratto, possono essere monetizzati e corrisposti in busta paga, salvo diverse indicazioni del CCNL.

In assenza di una scadenza specifica nel contratto, i ROL non scadono e possono essere goduti senza limiti temporali.

 

Cosa sono le ex festività

Le ex festività sono permessi retribuiti istituiti per compensare la cancellazione di alcune festività civili o religiose. Ogni anno vengono riconosciuti in base al calendario.

Esempi (anno di riferimento 2021):

  • 19 marzo (San Giuseppe);
  • 13 maggio (Ascensione);
  • 3 giugno (Corpus Domini);
  • 29 giugno (Santi Pietro e Paolo);
  • 4 novembre (Festa dell’Unità nazionale).

Attenzione: se la festività cade di domenica, il permesso non viene riconosciuto.

Nel caso dei lavoratori residenti a Roma, il 29 giugno è considerato giorno festivo vero e proprio, non rientrando quindi nel computo delle ex festività.

 

Permessi retribuiti: quali sono

Oltre a ROL ed ex festività, esistono altre tipologie di permessi retribuiti riconosciuti dai CCNL o dalla normativa nazionale. Questi consentono di assentarsi dal lavoro senza perdita economica.

Ecco i principali:

  • ROL (riduzione orario di lavoro);
  • Ex festività;
  • Permessi per motivi personali (es. visite mediche);
  • Permessi studio;
  • Permessi per lutto o grave infermità;
  • Permessi per donazione di sangue;
  • Permessi sindacali;
  • Permessi elettorali o per cariche pubbliche.

Ogni contratto può prevedere quantità e modalità diverse di fruizione. È fondamentale conoscere il proprio CCNL e confrontarsi con l’ufficio HR o il consulente del lavoro per chiarimenti specifici.

 

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