>Dal 2017 sono considerati “in stato di disoccupazione” solo i cittadini che hanno ottenuto una DID online, ovvero una Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro, rilasciata sul portale nazionale dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro).

Questa dichiarazione formale rilasciata per via telematica consente non solo di ottenere lo status di disoccupato, ma anche di accedere ai servizi di reinserimento rivolti ai cittadini alla ricerca di nuova occupazione. Come funziona esattamente la DID, come richiederla e come utilizzarla?

 

CHE COS’È LA DID?

L’acronimo DID si riferisce alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro, attraverso il quale il cittadino può certificare la sua disponibilità a essere reinserito attivamente nel mondo lavorativo. È a partire dal 2017 che vengono considerati ufficialmente disoccupati solo i cittadini che hanno rilasciato una DID, il cui identificativo univoco è visibile all’interno della Scheda Anagrafico-Professionale.

Dal 2019 è attivo anche il portale My Anpal, che consente di richiedere la DID con una semplice procedura online, in modo da acquisire lo stato di disoccupazione e avere accesso a tutti i percorsi di reinserimento e riqualificazione professionale, nonché a possibili sostegni e agevolazioni di cui si ha diritto, a seconda della situazione personale. 

 

A CHI È RIVOLTA E QUANDO SI FA LA DID?

Possono accedere al sito MyAnpal e sottoscrivere una Dichiarazione di Immediata Disponibilità diverse categorie di cittadini. 

  • Quelli senza lavoro, che non percepiscono alcuna indennità di sostegno al reddito.
  • Quelli disoccupati, che percepiscono indennità di sostegno al reddito o di disoccupazione, come la Naspi. In questo caso, la procedura online diretta sul sito MyAnpal non è necessaria, perché la richiesta dell’indennità equivale già a un’attestazione del proprio stato di disoccupazione. 
  • I lavoratori dipendenti che hanno già ricevuto una lettera di licenziamento e/o sono nel periodo di preavviso. 
  • Infine, anche gli studenti che non hanno ancora trovato un impiego possono richiedere e ottenere lo stato di disoccupazione.

Secondo il Decreto Legge del 28 gennaio 2019, n. 4 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni) possono mantenere la condizione di “disoccupato” anche i lavoratori che percepiscono un reddito annuo inferiore ai 4.800 Euro, in caso di attività autonoma o parasubordinata, e agli 8.145 Euro in caso di lavoro subordinato.

La DID può essere richiesta solamente dai cittadini che sono attivamente alla ricerca di impiego, mentre non è necessaria per quelli che non lavorano, ma non sono intenzionati a cercare un’attività lavorativa da svolgere (ovvero i cittadini “inoccupati”). 

COME SI RICHIEDE LA DID ONLINE?

Chi vuole produrre richiedere una DID deve seguire specifiche procedure online, in autonomia o con il supporto dei Centri per l’Impiego.

Innanzitutto, il cittadino che vuole vedersi riconoscere lo stato di disoccupato deve registrarsi sul portale MyAnpal, utilizzando un sistema di autenticazione forte (dettaglio stabilito dal 1° marzo 2021). Possedere un’identità digitale è oggigiorno indispensabile per accedere ai servizi della pubblica amministrazione e per accedere a MyAnpal si può utilizzare: 

  • lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • il PIN della tessera sanitaria (CRS/CNS)
  • la CIE, ossia la nuova Carta d’identità elettronica

Se non si è in grado di completare l’operazione da soli, è possibile chiedere il supporto di un addetto del Centro per l’impiego della propria zona, che può guidare lungo la procedura di registrazione al sito ANPAL. Inoltre, è possibile richiedere la DID anche sui Sistemi informativi del lavoro regionali e inviarla al Nodo di Coordinamento Nazionale attraverso cooperazione applicativa.

COME CONVALIDARE UNA DID

Quando si è ottenuta la Dichiarazione di Immediata Disponibilità all’impiego è a volte necessario convalidarla, una richiesta che può variare in base all’uso che si farà del documento. 

Ad esempio, la DID viene convalidata con la sottoscrizione di un Patto di Servizio Personalizzato offerto dai Centri per l’Impiego o da altri enti abilitati a gestire le politiche attive per il lavoro. Una volta completata la parte “burocratica” dell’operazione, il cittadino disoccupato viene guidato dagli operatori del CPI attraverso un percorso personalizzato di inserimento o reinserimento nell’universo lavorativo e/o attraverso percorsi di formazione, riqualificazione e miglioramento dell’occupabilità.

 

QUANTO DURA LA DID?

La DID non ”scade”, ma può venire sospesa oppure revocata quando lo stato di disoccupazione decade, ossia se si sottoscrive un contratto di lavoro della durata superiore ai 6 mesi.

Se la DID viene revocata o sospesa, non sarà possibile richiederne un’altra tramite MyAnpal, ma bisognerà rivolgersi al Centro per l’impiego della propria zona per richiedere l’aggiornamento dei dati personali e professionali e l’emissione di una nuova Dichiarazione.

 

CONSIGLI PER I CANDIDATI

Qualunque attività professionale si stia svolgendo, è sempre un’ottima idea prepararsi ad affrontare eventuali crisi e conoscere i metodi più efficaci per riuscire a reintrodursi velocemente nel mondo del lavoro. Sapere quali agevolazioni, quali corsi e quali politiche per l’occupazione sono attive nel proprio territorio è un’ottima strategia per non farsi trovare impreparati.

Inoltre, tutti i cittadini oggi dovrebbero essere in possesso di uno SPID valido o di uno dei sistemi che oggi consentono l’accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione, in modo da essererapidi nell’attivazione delle indennità e dei servizi per l’impiego, in caso di disoccupazione. 

La richiesta della DID online è un’ottima idea, perché consente di inoltrare richieste di sostegno economico e di apposite misure di previdenza sociale, ma anche di avere suggerimenti professionali per la ricerca di nuova occupazione. Associare la DID a un Patto di Servizio Personalizzato (PSP) permette di massimizzare l’efficienza del proprio percorso di ingresso o ritorno nel contesto lavorativo. 

 

DID E TIROCINIO

Anche per avviare un tirocinio o uno stage, il cittadino deve ottenere lo stato di disoccupazione e quindi rilasciare una Dichiarazione di Immediata Disponibilità all’impiego. Se il soggetto ha attivato anche un Patto di servizio Personalizzato, occorreranno entrambi tra i documenti da consegnare all’ente che promuove il tirocinio. 

Se il potenziale tirocinante non ha un PSP all’attivo, può fornire la sua SAP (Scheda anagrafico professionale), un’attestazione di disoccupazione online (rilasciata sempre dall’ANPAL), uno status occupazionale ottenibile dal Centro per l’impiego o un documento definito “C2” che include uno storico occupazionale. 

 

CONSIGLI PER LE AZIENDE

Le aziende che intendono integrare un tirocinante o uno stagista nel loro team, o intendono avvalersi delle agevolazioni previste per chi partecipa attivamente alle politiche per il lavoro, dovrebbero accertarsi, sin dal primo colloquio conoscitivo, che il candidato sia in possesso delle registrazioni e dei sistemi di autenticazione che occorrono per rilasciare eventuali DID online.

Inoltre, se il selezionatore ritiene un potenziale candidato particolarmente interessante, dovrebbe invitarlo fin da subito a richiedere la DID e completare l’iter burocratico necessario per procedere poi alla stipula del contratto e all’inserimento in azienda.

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

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