Se sei pronto a rispondere a queste domande, hai buone chance di superare il colloquio.
Anche se non hanno lo scopo di metterti in imbarazzo, ci sono alcune domande difficili che potrebbero esserti rivolte e che potrebbero mettere a dura prova la tua capacità di rispondere.
- Che opinione hai della tua azienda?
Evita sia elogi che critiche eccessivi. - Che rapporti hai con il tuo capo? E con i colleghi?
Sii positivo per quanto possibile ed evita di entrare nei dettagli. - Nel tuo lavoro, quali sono gli aspetti che ti piacciono di più? E di meno?
Falli corrispondere ai tuoi obiettivi e ai compiti previsti dalla mansione per la quale ti candidi. - Non ti sembra di aver cambiato molte volte lavoro ed azienda?
Esprimi concetti positivi, evidenziando le possibilità di una crescita professionale o eventualmente circostanze organizzative non dipendenti da te. - Perché stai cercando un lavoro?
Non fare mai riferimento al fatto che non ti piace più il lavoro, non vai d’accordo con il capo… Ogni nuova esperienza è un’opportunità di crescita. - Perché non lavori più?
Chiarisci che è a causa di circostanze indipendenti da te. - Perché ti proponi per questa posizione?
Metti in evidenza la relazione tra le tue competenze ed esperienze e il ruolo per cui ti proponi. Non ti dimenticare l’interesse per l’azienda. - Che descrizione daresti di te?
Sii obiettivo ed equilibrato, non essere spavaldo ma nemmeno troppo modesto. Elenca due o tre delle caratteristiche che meglio ti descrivono. - Stai facendo altri colloqui?
Non sentirti obbligato a rivelare i particolari delle altre trattative in corso. Se hai altro tra le mani, fai riferimento in termini generali. - Hai altre domande?
Fai domande per avere chiarimenti sulla posizione, l’azienda, non sulla retribuzione. Fai domande che possono servire per far emergere dei tuoi pregi non ancora emersi.