Gli assegni familiari o meglio l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori. L’assegno è pagato dal datore di lavoro (per conto dell’INPS) ai lavoratori dipendenti oppure dall’INPS stessa per determinate casistiche di beneficiari.
A partire dal 1° marzo 2022 l’ANF per i nuclei familiari con figli e orfani è stato abrogato e sostituito dall’Assegno Unico Universale (AUU). Capiamo meglio cos’è questo sostegno, a quali lavoratori è destinato e cosa cambia con l’introduzione dell’AUU.
INDICE DEI CONTENUTI
- Cos’è l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF)?
- A chi spetta l’assegno nucleo familiare: requisiti
- Assegno Familiare (ANF) per cittadini stranieri ed extracomunitari
- Assegno per Nucleo Familiare (ANF) in caso di unione civile, divorzio, separazione
- Quando non spetta l’assegno per il nucleo familiare?
- Come si calcola l’assegno per il nucleo familiare: tabelle ANF
- Come fare domanda per assegno nucleo familiare
- Come compilare domanda assegno nucleo familiare
- Che differenza c’è tra assegno nucleo familiare e Assegno unico?
COS’È L’ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE (ANF)?
Si tratta di una prestazione a sostegno del reddito, che si propone di aiutare le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che hanno un reddito inferiore a specifici limiti soglia stabiliti dall’INPS e rivalutati di anno in anno.
L’importo dell’assegno è stabilito in base ad alcune condizioni quali:
- la tipologia del nucleo familiare;
- il numero dei suoi componenti;
- il reddito complessivo del nucleo familiare.
All’aumentare del numero dei componenti del nucleo familiare, si alza anche l’importo dell’assegno, ma la prestazione va scalando con l’aumentare del reddito e cessa in corrispondenza di soglie di esclusione (che sono differenti a seconda della specifica tipologia di nucleo familiare analizzata). L’ANF sostanzialmente rientra tra i sostegni alla genitorialità che possono essere erogati alle madri o ai padri lavoratori o a chi ha in carico i membri del nucleo familiare e necessità di validi aiuti economici per gestire le sue finanze.
A CHI SPETTA L’ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE: REQUISITI
Possono percepire gli Assegni per Nucleo Familiare tutti i lavoratori che rientrano in queste categorie:
- i lavoratori dipendenti con contratti a tempo determinato o indeterminato o che abbiano all’attivo una collaborazione occasionale;
- lavoratori part-time;
- disoccupati indennizzati;
- lavoratori in mobilità;
- lavoratori in regime di cassa integrazione;
- lavoratori in aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali;
- lavoratori assenti per malattia o maternità;
- lavoratori dell’industria o marittimi che sono in congedo matrimoniale;
- pensionati che fossero prima dei lavoratori dipendenti;
- soci di cooperative.
Analizzando, invece, la composizione del nucleo familiare che può dare diritto all’erogazione dell’assegno, è importante evidenziare che, come accennato, dal 1° marzo 2022 l’ANF è considerato abrogato, quindi, si possono dividere le caratteristiche del nucleo e requisiti per le richieste in:
- quelle relative ai periodi fino al 28 febbraio 2022;
- quelle relative ai periodi successivi al 1° marzo 2022.
Se si considerano le richieste che riguardano il periodo fino al 28 febbraio 2022, il nucleo familiare può essere composto da:
- il richiedente dell’ANF;
- il coniuge non legalmente separato o il partner di un’unione civile non sciolta;
- i figli (o equiparati) sotto i 18 anni;
- i figli (o equiparati) tra i 18 e i 21 anni, purché studenti o apprendisti, se il nucleo familiare è composto da più di tre figli (o equiparati) di età inferiore a 26 anni;
- i figli maggiorenni inabili che si trovano in condizioni di assoluta e permanente inabilità al lavoro;
- i fratelli, le sorelle e i nipoti del richiedente minori di età o maggiorenni inabili, se orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione superstiti.
Per le richieste che riguardano, invece, i periodi successivi al 1° marzo 2022, il nucleo familiare può essere composto da:
- il richiedente dell’ANF;
- il coniuge non legalmente separato o il partner di un’unione civile non sciolta;
- i fratelli, le sorelle e i nipoti del richiedente in linea collaterale, che siano minori o maggiorenni inabili, qualora siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano diritto alla pensione superstiti.
Qualora il dipendente dovesse avere dubbi circa il suo diritto alla percezione dell’assegno, può rivolgersi al reparto risorse umane della sua azienda per avere delucidazioni o eventualmente direttamente all’INPS o un patronato per una consulenza competente.
ASSEGNO FAMILIARE (ANF) PER CITTADINI STRANIERI ED EXTRACOMUNITARI
Gli assegni possono essere riconosciuti ed erogati anche ai lavoratori stranieri o extracomunitari, a patto che non siano assunti con un contratto stagionale. In questo caso fanno parte del nucleo familiare:
- i componenti che risiedono in Italia;
- quelli che non risiedono in Italia se lo Stato di provenienza è un paese UE oppure se ha stipulato una convenzione internazionale con il nostro Paese per gli ANF;
- quelli che risiedono in un Paese terzo, se il richiedente è titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo o di un permesso unico di soggiorno.
L’ANF per i cittadini stranieri residenti in Italia che sono poligami nel loro paese possono chiedere gli ANF solo per la prima moglie e per i figli da questa avuti, se sono residenti in Italia. I lavoratori che risultano rifugiati politici sono equiparati ai cittadini italiani e hanno diritto all’assegno anche per i familiari residenti all’estero.
ASSEGNO PER NUCLEO FAMILIARE (ANF) IN CASO DI UNIONE CIVILE, DIVORZIO, SEPARAZIONE
Se sussiste un’unione civile, il partner dell’avente diritto può chiedere il pagamento dell’ANF solo se non risulta titolare di un proprio diritto all’ANF, in virtù di un rapporto di lavoro dipendente o di una prestazione previdenziale da esso derivante.
Nel caso di nuclei familiari composti da genitori separati o divorziati (o anche sciolti da un’unione civile) e che abbiano l’affidamento condiviso dei figli, l’ANF può essere richiesto da entrambi e sono loro a scegliere quale delle due parti farà richiesta. Nel caso non si raggiunga un accordo, gli ANF vengono erogati al genitore che convive con i figli.
Il genitore che è convivente con un minore nato da genitori non coniugati o uniti civilmente può comunque chiedere il pagamento dell’ANF in virtù della posizione dell’altro genitore che risulti lavoratore dipendente non convivente (gli importi terranno conto del reddito del genitore che convive con i minori).
QUANDO NON SPETTA L’ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE?
Dalla richiesta di ANF sono escluse alcune categorie di lavoratori, ovvero:
- i coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- i piccoli coltivatori diretti;
- i titolari di pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coloni e mezzadri, coltivatori diretti).
COME SI CALCOLA L’ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE: TABELLE ANF
L’importo dell’ANF è collegato al reddito familiare, che considera tutte le persone che compongono il nucleo. I redditi individuati hanno valore dal 1° luglio di ogni anno fino al 30 giugno dell’anno successivo e le cifre esatte erogabili attraverso gli assegni per il nucleo familiare sono pubblicate dall’INPS annualmente, attraverso le tabelle ANF.
I redditi che vengono presi in considerazione per stabilire il diritto all’ANF e il suo importo, sono quelli assoggettabili all’Irpef al lordo delle detrazioni d’imposta, delle ritenute erariali e degli oneri deducibili. Sono esclusi, invece, i TFR e le relative anticipazioni, i trattamenti di famiglia, le rendite vitalizie INAIL, gli assegni di mantenimento che vengono percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del richiedente e destinati al mantenimento dei figli.
Le tabelle ANF contengono descrizioni dettagliate dei diritti concessi a seconda che della tipologia di nucleo familiare: per consultarle bisogna trovare la voce che descriva al meglio la composizione della propria famiglia e poi verificare in quale scaglione di reddito ci si posiziona.
COME FARE DOMANDA PER ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE
La domanda per ricevere l’Assegno per il Nucleo Familiare (e anche per l’Assegno Unico Universale) va presentata ogni anno, per tutto il periodo in cui ne si ha diritto. Fino a marzo del 2019 doveva essere indirizzata al datore di lavoro con modelli cartacei, ma dal 1° aprile 2019 tutte le domande per i dipendenti privati dei settori non agricoli devono essere inoltrate direttamente all’INPS in modalità telematica.
COME COMPILARE DOMANDA ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE
Il lavoratore che voglia presentare domanda di ANF può farlo sostanzialmente con tre diversi canali:
- il servizio on-line del sito www.inps.it, qualora sia in possesso di PIN dispositivo, di SPID di Livello 2 o superiori o della Carta Nazionale dei Servizi.
- attraverso i patronati o gli intermediari autorizzati, sempre attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
- attraverso il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile.
CHE DIFFERENZA C’È TRA ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE E ASSEGNO UNICO?
Il sistema degli assegni alle famiglie è stato rivoluzionato dall’introduzione dell’AUU, che sostituisce di fatto gli Assegni per il Nucleo Familiare. A istituirlo è stata la Legge Delega 46/2021 ed è entrata in vigore dal 1° marzo 2022.
L’AUU spetta a tutti i nuclei familiari e non dipende dalla condizione lavorativa dei
genitori, che possono essere dipendenti, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, autonomi e pensionati.
È valido a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al 21° anno di età compiuto dai figli a carico. Per i figli che hanno compiuto il 18° anno e fino ai 21, l’assegno può essere erogato solo se il figlio:
- è iscritto all’università o a scuole/corsi di formazione professionale;
- sta svolgendo il servizio civile, uno stage o ha trovato un’attività lavorativa che però gli offre un reddito basso;
- è disoccupato è iscritto al centro per l’impiego.
L’AUU unisce sostanzialmente diverse tipologie di aiuto in un unico assegno ed è rivolto:
- ai cittadini italiani;
- a quelli dell’UE;
- a quelli extracomunitari in possesso di un valido permesso di soggiorno, per lavoro o per ricerca, che siano residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi.
L’importo dell’AUU viene sempre calcolato su parametri quali il numero dei figli a carico, la loro età e il reddito del nucleo familiare e per calcolare gli importi è necessario presentare l’ISEE.
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