Vediamo le differenze, alcune anche sostanziali, tra le varie tipologie di curricula dei professionisti.

Avendo già delle esperienze lavorative, dopo aver approfondito il proprio percorso professionale tramite un accurato bilancio delle competenze, è necessario che emerga dal documento il filo rosso che unisce le diverse tappe della propria carriera.

Ma è necessario utilizzare sempre lo stesso formato per ogni tipologia di carriera? Non necessariamente: esistono tipologie di curricula da poter usare a seconda delle caratteristiche della propria esperienza lavorativa.

 

Tipologie di curricula

  • Funzionale
  • Cronologico
  • Anticronologico

Quando utilizzare le diverse forme di curricula

  • Il curriculum funzionale si usa sporadicamente ed è consigliato a profili che hanno ricoperto ruoli differenti e diversificati che possono essere meglio espressi con le aree “coperte” rispetto alle aziende e ai job title. In questo caso, l’elenco di diversi ruoli potrebbe risultare confusionale.
  • Il curriculum cronologico è consigliabile a chi vuol mettere in luce tanto il percorso formativo quanto le prime esperienze maturate ed è consigliato perciò a chi ha un’anzianità aziendale ridotta.
  • Il curriculum anticronologico è il più diffuso ed è consigliato alle persone con carriere professionali più lineari in un ambito lavorativo o funzione con responsabilità via via maggiori.

 

Fondamentale per ogni tipo di curriculum

Evidenziare i risultati raggiunti e le competenze acquisite.  

 

La sintesi del profilo

Generalmente si trova nella parte iniziale del documento ed ha la funzione di rendere evidente all’interlocutore, in modo sintetico (circa 10 righe), esperienze, obiettivi e specializzazioni. Se ad alcune aziende questo elemento può piacere, ne è decisamente sconsigliato l’utilizzo nell’invio della propria candidatura a società di selezione ed Head Hunters.  

 

Profilo LinkedIn

Sta diventando sempre più importante la presenza sul principale network professionale del web: LinkedIn. La registrazione è semplice così come l’inserimento dei dati richiesti (l’utente è guidato nella compilazione delle sezioni dalla piattaforma stessa). Il profilo per essere interessante e apparire nelle ricerche deve essere chiaro, completo (foto, riepilogo professionale, esperienze passate con progetti e risultati, skill e competenze) e trasmettere coerenza in tutte le sue sezioni. Se il profilo risponde a questi requisiti può diventare un nuovo canale – immediato – per mettersi in contatto con il mercato: l’indirizzo URL (it.linkedin.com/ in/nomecognome modificabile dalle impostazioni) viene ormai riportato anche sul CV sotto i riferimenti relativi a numero di telefono ed e-mail.