In un contesto aziendale è importante che ci sia un ufficio dedicato alla gestione delle risorse umane, all’interno del quale può essere presente una figura che si occupa di paghe e contributi e che si concentra sulla gestione di un aspetto decisamente cruciale del rapporto impresa-dipendenti. Alcuni imprenditori, invece, decidono di esternalizzare il servizio e affidarsi a professionisti del settore. Cerchiamo di capire meglio chi è e cosa fa l’addetto/a paghe e contributi, come intraprendere questa carriera e quali skill sono richieste.

 

CHI È L’ADDETTO PAGHE E CONTRIBUTI?

L’addetto paghe e contributi si occupa di definire il rapporto di lavoro a livello contrattuale, di elaborare i cedolini paga, di registrare le presenze e di intrattenere tutti i rapporti necessari con l’amministrazione fiscale.

Le mansioni di queste figure professionali, quindi, sono decisamente estese e sono proprio loro a rappresentare un canale di comunicazione diretta tra l’impresa, i suoi dipendenti e gli enti che stabiliscono norme e legislazioni in merito ai rapporti contrattuali e alle remunerazioni.

 

COSA FA UN ADDETTO PAYROLL?

L’addetto payroll o l’addetta paghe e contributi ha numerose responsabilità, che richiedono una formazione specifica e la voglia di tenersi in costante aggiornamento.

I compiti di chi si occupa di paghe e contributi, quindi, possono essere più o meno complessi a seconda anche della tipologia e della dimensione dell’azienda di cui fanno parte.

Cosa fa, quindi, chi si occupa di payroll?

  • Assicura la corretta gestione di tutti gli aspetti connessi al rapporto di lavoro dal punto di vista contrattuale e remunerativo in ottemperanza agli obblighi di legge contributivi, assicurativi, amministrativi e fiscali;
  • Elabora le buste paga (calcolo retribuzioni, trattenute fiscali e previdenziali, indennità) sulla base dei CCNL nazionali e aziendali;
  • Gestisce dal punto di vista amministrativo le pratiche di assunzioni, trasformazioni, cessazioni dipendenti, maternità, malattia ecc;
  • Calcola le presenze mensili del personale dipendente;
  • Assicura gli adempimenti relativi all’apertura di nuove posizioni;
  • Gestisce le comunicazioni obbligatorie in ambito contrattuale;
  • Elabora modelli CU, modelli INAIL, F24, TFR, IRAP, 770, flussi Uniemens;
  • Provvede all’aggiornamento dei dati anagrafici, salariali, fiscali e contributivi;
  • Connette e risponde alle necessità dell’ufficio amministrativo, commerciale e legale;
  • Elabora e predispone la relativa reportistica;
  • Fornisce supporto e consulenza in materia giuslavoristica;
  • Fornisce supporto ai dipendenti nella corretta lettura della busta paga.

 

COMPETENZE

Come accennato, un panorama così esteso di mansioni richiede un alto grado di specializzazione e un bagaglio completo di Hard e Soft Skill: analizziamo le principali.

 

HARD SKILL

Tra le competenze tecniche ci sono:

  • Conoscenza di materie economiche, giuridiche, gestione d’impresa, contabilità;
  • Competenze circa tematiche quali il diritto del lavoro e quello tributario;
  • Utilizzo di ERP e gestionali dedicati;
  • Conoscenza della normativa sui contratti collettivi nazionali;
  • Capacità di gestire con precisione gli adempimenti fiscali e tributari;
  • Capacità di occuparsi dei pagamenti delle retribuzioni e degli altri riconoscimenti spettanti ai dipendenti (bonus, buoni pasto, etc);
  • Conoscenza delle procedure aziendali;
  • Abilità di interagire con gli enti fiscali, assicurativi e previdenziali;
  • Preferibile conoscenza della lingua inglese;
  • Utilizzo del pacchetto Office (Excel);
  • Capacità di fornire consulenza e predisporre comunicazioni utili al team di lavoro.

 

SOFT SKILL

Tra le competenze relazionali e personali, quali sono le più importanti?

  • Accuratezza e cura del dettaglio;
  • Capacità di analisi e sintesi;
  • Abilità comunicative e relazionali per interagire con gli stakeholders;
  • Orientamento al cliente;
  • Pianificazione e organizzazione;
  • Problem solving;
  • Time management;
  • Scrupolosità nello svolgimento dei compiti;
  • Empatia;
  • Capacità di lavorare sotto stress.

 

LO STIPENDIO DI UN ADDETTO PAGHE

Lo stipendio di un addetto buste paga può variare anche di molto rispetto all’esperienza e alle mansioni svolte, ma anche alle dimensioni dell’azienda, alla tipologia di impresa in cui è inserito, al luogo geografico dove lavora o agli anni di anzianità che ha maturato.

Mediamente in Italia queste figure percepiscono circa 25.000 € annui lordi nelle prime fasi della carriera, una cifra che si sposta attorno ai 28/30.000 € dopo qualche anno di esperienza. Le posizioni senior, invece, superano i 35.000 € annui. Cifre a cui possono essere sommati bonus e incentivi di diverso tipo che l’azienda decide di fornire ai suoi dipendenti.

 

LAVORARE COME ADDETTO PAGHE E CONTRIBUTI

Cosa caratterizza il lavoro di addetto/a paghe e contributi? Si tratta di un lavoro d’ufficio e prevalentemente al PC. Prevede l’uso di diversi strumenti di comunicazione, dal telefono ai canali digitali più evoluti per le interazioni con enti della PA, altri uffici, colleghi e management.

I dipendenti in questo ruolo vengono assunti con contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato e con orario full-time o, qualora sia compatibile con le esigenze aziendali, anche part-time. Di solito è un lavoro che viene svolto con orario d’ufficio standard dal lunedì al venerdì, ma possono essere previsti picchi di lavoro e straordinari in occasione di specifiche scadenze mensili e annuali.

È possibile prevedere il lavoro in smart working per queste posizioni, data l’elevata digitalizzazione del settore e l’abbandono progressivo di archivi cartacei in favore dell’uso massiccio di software e gestionali accessibili ovunque.

Le persone con cui ha a che fare quotidianamente chi si occupa di paghe e contributi possono essere altri specialisti di payroll, ma anche contabili, commercialisti, HR Specialist, amministratori, dirigenti dell’azienda e dipendenti.

 

IN QUALI AZIENDE PUÒ TROVARE LAVORO UN ADDETTO PAGHE E CONTRIBUTI?

Queste figure possono essere assunte da qualsiasi azienda, in settori economici decisamente eterogenei. Infatti, chiunque abbia dipendenti nel suo team ha bisogno di gestire il pagamento degli stipendi e tutte le altre incombenze legate all’amministrazione del personale. Può essere assunto da imprese private, enti, cooperative, studi commercialisti e di consulenza del lavoro e può anche pensare di lavorare in proprio come collaboratore esterno specializzato.

 

COME SI DIVENTA ADDETTI PAGHE E CONTRIBUTI?

Non ci sono percorsi di studio specifici per poter diventare addetto/a paghe e contributi, ma è utile seguire un iter formativo a taglio giuridico, contabile, scientifico, economico – sociale.

Con possibilità di conseguire l’abilitazione di consulente del lavoro, esistono anche corsi paghe e contributi post-diploma che possano fornire tutte le competenze e le nozioni più importanti per svolgere la professione con successo. Valide opzioni in questo caso sono i percorsi ITS e IFTS, che possono preparare gli studenti fornendo loro le competenze ritenute fondamentali per le aziende.

L’esperienza sul campo sarà preziosa per consolidare quanto appreso, metterlo in pratica e crescere professionalmente.

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