Basta entrare in un bar, in un locale o in una caffetteria per rendersi conto dell’importanza della figura di barista e della versatilità di professionisti e professioniste che lavorano quasi costantemente in modalità multitasking. Ti interessa intraprendere una carriera come barista?
In questo approfondimento puoi scoprire di più su questo ruolo, sulle sue mansioni, sul suo stipendio medio e sulle competenze che ti occorrono per avviare un percorso soddisfacente nel settore!
INDICE DEI CONTENUTI
CHI È IL/LA BARISTA?
Si definisce barista chi svolge la sua giornata lavorativa dietro al bancone di un bar, servendo caffè, altre bevande, snack e diversi cibi alla clientela del locale in cui lavora. Secondo la definizione di “Baristi e professioni assimilate” fornita dal codice 5.2.2.4.0 dell’ISTAT “Le professioni comprese in questa unità preparano e servono bevande e snack ai clienti direttamente o tramite camerieri nei bar, nei ristoranti e in altri esercizi pubblici; sovrintendono e provvedono alla cura e all’igiene dei luoghi e delle attrezzature”.
COSA FA UN/UNA BARISTA?
Il ruolo di barista è polivalente e principalmente consiste nel preparare/servire prodotti di caffetteria e colazioni, oppure anche piatti caldi o freddi, cocktail e aperitivi, a seconda della tipologia di locale in cui è impiegato/a e dei suoi orari di lavoro.
Ma non solo. È proprio il/la barista che accoglie la clientela negli spazi dell’attività, rappresentandone l’immagine verso il pubblico ed è sempre questa figura a gestire i pagamenti e la cassa, anche occupandosi delle operazioni di inizio e fine turno. A seconda delle dimensioni del business può anche occuparsi della gestione del magazzino, degli ordini e dei rapporti con i fornitori oppure dell’apertura e della chiusura del locale.
Sua è la responsabilità di mantenere la pulizia e l’igiene degli ambienti, un compito indispensabile per la salute di chi frequenta il bar, per il decoro e per l’affidabilità del luogo di ritrovo.
QUALI RUOLI HA IL/LA BARISTA?
Le mansioni sono varie e sfaccettate, comprendendo attività anche molto diverse tra loro. Cosa fa un/una barista?
- Accoglie i clienti.
- Prepara i tavoli del locale, occupandosi poi della sparecchiatura a fine consumazione.
- Avvia e pulisce i macchinari (macchina del caffè, spremiagrumi, frullatore, piastre, ecc.)
- Prende le ordinazioni dallo staff di sala o direttamente dalla clientela.
- Verifica che la clientela abbia l’età minima richiesta dalla legge per acquistare alcolici.
- Prepara le bevande mescolando gli ingredienti secondo le ricette.
- Prepara e serve caffè e prodotti affini, si occupa del servizio di vino, birra, cocktail e bevande, nonché di snack e pietanze.
- Gestisce il lavaggio delle stoviglie.
- Allestisce, sistema e rifornisce il banco frigo, le vetrine e il bancone.
- Realizza l’inventario effettuando gli ordini necessari.
- Manutiene attrezzature e impianti.
- Si occupa dello scarico merci a magazzino e del loro stoccaggio.
- Sovrintende e provvede alla cura e all’igiene dei luoghi, pulisce il bancone, i tavoli, le aree e le attrezzature di lavoro.
- Prepara i conti per i clienti e riscuote i pagamenti.
- Gestisce la cassa, le operazioni contabili all’apertura e alla chiusura del turno di lavoro.
LO STIPENDIO DI UN/UNA BARISTA
Lo stipendio di chi lavora dietro a un bancone in Italia varia parecchio a seconda di diversi fattori, quali l’anzianità di servizio e l’esperienza maturata, le competenze acquisite e il grado di preparazione in ambiti specifici del settore, le dimensioni e la tipologia di locale in cui è impiegato, le mansioni che gli sono assegnate o il luogo geografico di assunzione.
Mediamente un/una barista in posizioni entry level si aggira sui 12.000€ lordi all’anno, per raggiungere i 20.000€ dopo qualche periodo di gavetta e l’acquisizione di skill. I baristi e le bariste più esperti ed esperte possono prendere fino ai 25/30.000€ annui.
TIPOLOGIE DI BARISTA
Esistono diversi tipi di barista che si differenziano per i compiti, le skill e le mansioni a cui sono assegnati. Quali sono?
- Barista tradizionale, la figura che si trova dietro il bancone dei locali e che gestisce il servizio, solitamente negli orari diurni. Si occupa quindi di caffetteria o pranzi leggeri, più che di cocktail e alcolici, ma può specializzarsi diventando “latte artist” o “coffee artist” e imparando a mixare gli ingredienti in modalità elaborate e raffinate.
- Il barman o la barwoman lavora di solito in orario serale o notturno, preparando bevande e cocktail alcolici. Sottocategorie di questa professione sono quella di flair bartender, ossia il/la bartender che prepara e versa le bevande in modalità acrobatica e scenografica.
Il/la mixologist ha competenze in particolare sugli ingredienti e sulle possibilità di miscelarli, per ottenere risultati innovativi e particolarmente sorprendenti per la clientela.
COMPETENZE DEL/DELLA BARISTA
Nel curriculum dev’esserci la giusta combinazione di soft skill e hard skill. Quali sono le competenze più tecniche che deve possedere?
- Abilità nella preparazione di bevande e alimenti.
- Manualità e rapidità di esecuzione.
- Selezione, manipolazione e utilizzo di attrezzature e macchinari specifici.
- Conoscenza e rispetto norme igieniche.
- Conoscenza nelle tecniche di miscelazione delle bevande e nella preparazione di cocktail.
- Capacità di gestione degli ordini, dei pagamenti e delle operazioni di cassa.
- Conoscenza di eventuali gestionali e dispositivi utilizzati all’interno del locale (ad esempio per le ordinazioni o i pagamenti).
- Eventuali conoscenze in settori specifici, come quello enologico o mixologico.
- Competenze nella gestione e organizzazione del magazzino.
- Conoscenza approfondita delle normative HACCP.
- Conoscenza di una o più lingue straniere.
SOFT SKILL
Essenziali per un/una barista anche le soft skill: quali?
- Capacità relazionali.
- Comunicazione efficace.
- Concretezza.
- Empatia.
- Flessibilità.
- Abilità di lavorare in multitasking.
- Team working.
- Orientamento al cliente.
- Orientamento al servizio.
- Capacità di pianificazione e organizzazione.
- Abilità di problem solving.
- Visione periferica.
LAVORARE COME BARISTA
Ricoprire il ruolo di barista può aprire le porte a interessanti prospettive di carriera nel campo della ristorazione e dell’accoglienza. Infatti, sono molte le possibilità di specializzazione che rendono questa professione stimolante e avvincente, per chi ha voglia di approfondirla e sfruttarne tutte le opportunità.
Dal lavoro dietro al bancone, un/una barista può apprendere i segreti del bartendending e iniziare a sperimentare nuove attività in locali diversi e in ruoli motivanti, oppure spostarsi all’estero per intraprendere una carriera altrove.
O, ancora, può lavorare all’interno di hotel, villaggi turistici o navi da crociera. Inoltre, da barista si può diventare sommelier, latte artist o mixologist e spalancare le porte a nuove occasioni professionali. Esistono interessanti strade da percorrere anche per chi ha la vocazione di ricoprire ruoli amministrativi, direzionali o di responsabilità e che può diventare bar manager o responsabile di sala.
COME DIVENTARE BARISTA
Per iniziare a lavorare come barista non è necessario avere specifici titoli di studio, anche se spesso queste figure iniziano la loro carriera frequentando istituti alberghieri o acquisendo qualifiche come operatori e operatrici della ristorazione.
Questi percorsi formativi, infatti, consentono di acquisire tutte le competenze tecniche circa l’accoglienza, la manipolazione di cibi e bevande, la gestione dei locali, lo stoccaggio dei prodotti, l’igiene nei luoghi dedicati alla somministrazione di alimenti. Spesso i corsi dedicati a questa professione terminano con un periodo di stage, poiché la pratica e l’esperienza sul campo sono cruciali in questo settore.
Non è rara, in questo comparto, anche la proposta di apprendistati professionalizzanti, ovvero contratti a tempo indeterminato che prevedono una formazione specifica per l’apprendista che consentono di inserirsi con più facilità nel mondo del lavoro. Chi svolge il lavoro di barista, inoltre, deve frequentare corsi di formazione HACCP, per la manipolazione dei cibi e la gestione dei rischi relativi.
REQUISITI PREFERENZIALI
Per quanto la professione sia aperta a tutti, esistono alcuni requisiti che rendono più facile essere selezionati per le posizioni aperte nei locali, bar e ristoranti. Quali sono?
- Una qualifica o diploma a indirizzo Enogastronomico e Ospitalità Alberghiera o simili.
- Il possesso di HACCP in corso di validità.
- Un’approfondita conoscenza delle norme igienico-sanitarie.
- Una precedente esperienza pluriennale nella stessa posizione e/o esperienza comprovata nel settore.
Una buona conoscenza della lingua inglese o di altre lingue straniere, a seconda del luogo geografico in cui si desidera lavorare.
AMBIENTE DI LAVORO
Gli ambienti di lavoro tipici sono il bar e i suoi spazi, dal bancone al magazzino scorte. Luoghi di lavoro possono anche essere, come già visto, locali notturni, discoteche e altre tipologie di bar e ristoranti. Queste figure lavorano quotidianamente a contatto con altri professionisti e professioniste, altri baristi/e, camerieri/e, cuochi/e o addetti/e alle pulizie o alla sicurezza, ma anche fornitori. In caso l’attività si svolga all’interno di strutture ricettive, nel team ci sarà anche il personale dell’hotel o del villaggio vacanze.
ORARIO DI LAVORO
Le ore lavorative sono stabilite a contratto e generalmente questi/e professionisti/e possono essere assunti/e full-time oppure con contratti part-time, nel caso lavorino solamente la sera, il weekend o con altre modalità stabilite di volta in volta. Inoltre, possono essere vincolati/e da contratti a tempo determinato (frequenti soprattutto nei luoghi turistici e durante le alte stagioni), oppure con contratti a chiamata o a tempo indeterminato, anche in apprendistato.
L’orario giornaliero di lavoro è legato agli orari di apertura del locale: possono essere normali orari diurni, oppure anche turni che coprono le prime ore del mattino o le ore serali/notturne. La flessibilità è essenziale per svolgere questa professione, perché è comune essere attivi anche nel weekend, nei festivi e oltre i normali orari d’ufficio. Non è inusuale, inoltre, la richiesta di straordinari, per coprire i momenti di massima affluenza o particolari eventi e occasioni in cui bar e locali sono più affollati del solito.
Dopo aver analizzato la professione hai capito che si tratta del lavoro che fa per te? Allora non ti resta che preparare un curriculum vitae convincente, che passi in rassegna tutte le tue esperienze formative e lavorative, nonché una lettera di presentazione che suggerisca ai recruiter perché la tua figura si distingue dai concorrenti e potrebbe essere proprio quella che stavano cercando.
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