Sono numerose le aziende che integrano nel loro organico la figura del collaudatore, una professione che oggi è sempre più richiesta e apprezzata anche per via della complessità delle realtà produttive e delle normative di sicurezza.

La presenza di impianti particolarmente strutturati in numerosi settori (produttivo, abitativo, elettronico, meccanico, etc) rende il mestiere di collaudatore assolutamente essenziale, nonché sempre più centrale nel mercato del lavoro. Scopriamo meglio chi è e cosa fa questa figura professionale, qual è lo stipendio di un collaudatore e come intraprendere questo percorso professionale .

 

CHI È IL COLLAUDATORE?

Occuparsi di collaudo vuol dire svolgere diversi compiti, che vanno dalla progettazione fino al collaudo finale di impianti di tipo elettrico, elettronico o meccanico. È del collaudatore la responsabilità di produrre schemi degli impianti, seguirne la messa in opera e verificarne le prestazioni e la sicurezza a fine lavoro.

Le sue competenze sono altamente specializzate e comprendono diverse skill tecniche, che possono fare la differenza tra un’installazione funzionale e una scarsamente performante e poco sicura.

 

COSA FA UN COLLAUDATORE?

Il lavoro del collaudatore parte dalla realizzazione degli schemi dell’impianto e prosegue con un monitoraggio di ogni attività durante i lavori di messa in opera. Una volta terminata questa fase, è suo compito effettuare tutti i test necessari ad accertare che gli impianti presenti all’interno di edifici, veicoli, apparecchiature e macchinari funzionino senza intoppi e nel rispetto delle più stringenti normative di sicurezza.

Lo fa attraverso appositi strumenti di diagnostica e basandosi sulle sue conoscenze, nonché sull’esperienza acquisita sul campo.

 

QUALI SONO I COMPITI DEL COLLAUDATORE?

Tra i compiti quotidiani di questa figura professionale ci sono:

  • la produzione di documentazione, certificazioni e disegni necessari per la messa in opera e l’avvio degli impianti;
  • l’effettuazione di test per verificare il corretto funzionamento dei dispositivi;
  • la ricerca di criticità, malfunzionamenti e anomalie nel funzionamento delle installazioni, attraverso strumenti e software dedicati;
  • la realizzazione di report dettagliati sullo stato delle opere, che siano precisi ma anche comprensibili ai colleghi che lavorano allo stesso progetto in ruoli differenti.

 

LO STIPENDIO DEL COLLAUDATORE

Mediamente in Italia chi si occupa di collaudo può percepire una retribuzione iniziale di circa 25.000€ lordi all’anno, che salgono a 30.000€ con il maturare dell’esperienza. Le figure senior possono puntare a sfiorare i 40.000€ annui, grazie a un bagaglio di competenze qualificate.

Lo stipendio dei collaudatori è definito dai CCNL del settore specifico in cui questi professionisti lavorano. Inoltre, la loro retribuzione può variare in base al comparto in cui sono impiegati, alle dimensioni dell’impresa che li assume, ai bonus che percepiscono, alla zona geografica in cui operano e ad altri fattori specifici.

 

TIPI DI COLLAUDATORE

Esistono diversi tipi di collaudatore che si differenziano principalmente in base agli impianti su cui lavorano. Ad esempio:

  • il collaudatore elettromeccanico o elettronico, che gestisce i circuiti elettronici e apparecchiature elettriche, eseguendone la taratura, la calibrazione e test più specifici, come la compatibilità con la meccanica e la verifica dell’EMC o Electro Magnetic Compatibility;
  • il collaudatore meccanico lavora nella produzione industriale, settando correttamente le apparecchiature, monitorandone il funzionamento ottimale e garantendo i massimi standard di sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • nell’automotive, il collaudatore di auto effettua test sui veicoli e su strada, per trovare eventuali anomalie nel loro funzionamento, in modo da risolverli e massimizzare la sicurezza dei mezzi.

Un’altra distinzione che può essere applicata al settore del collaudo è quella tra i collaudatori dipendenti e quelli che svolgono la loro attività come liberi professionisti.

 

COMPETENZE TECNICHE

Sono necessarie diverse competenze tecniche per svolgere professionalmente il lavoro di collaudatore. Tra quelle indispensabili ci sono:

  • la conoscenza approfondita degli impianti di tipo elettrico e meccanico;
  • un’eccellente manualità e precisione;
  • la capacità di utilizzare strumenti di testing e di monitoraggio;
  • l’abilità di elaborare report dettagliati circa i risultati dei testi;
  • il possesso di patenti o attestati idonei per utilizzare, guidare e, quindi, collaudare i mezzi;
  • la padronanza dei principali sistemi informatici di progettazione, disegno, reportistica.

 

SOFT SKILL

Quali sono le Soft Skill di cui la figura del collaudatore non può fare a meno?

  • Una spiccata attenzione ai dettagli;
  • Elevata capacità di concentrazione, anche per diverse ore consecutive;
  • Buona gestione dello stress;
  • Problem solving;
  • Predisposizione al lavoro in team;
  • Spiccate doti comunicative;
  • Flessibilità;
  • Capacità di lavorare per obiettivi.

 

COME DIVENTARE COLLAUDATORE: PERCORSO FORMATIVO

È necessaria una solida formazione tecnico-professionale per occuparsi di collaudo. Questa può essere acquisita tramite percorsi formativi mirati, presso istituti tecnici o corsi di formazione specifici.

La formazione scolastica di base può essere affiancata da efficienti percorsi post-diploma, come gli ITS o gli IFTS (rispettivamente Istituti Tecnologici Superiori e Istruzione e Formazione Tecnica Superiore), che consentono ai giovani di acquisire le competenze tecniche e le soft skill adeguate alla professione che desiderano svolgere.

 

LAVORARE COME COLLAUDATORE: L’AMBIENTE LAVORATIVO

Chi si occupa di collaudo può svolgere il suo lavoro presso diversi contesti professionali, a seconda della sua specializzazione (meccanica, auto, elettronica e così via). Potrebbe lavorare presso la sede dell’azienda per cui lavora o essere chiamato a effettuare test fuori sede presso i clienti.

Parte della sua giornata lavorativa è prettamente operativa, mentre un’altra parte trascorre davanti al PC per lo studio dei risultati e la produzione di report e documentazioni. È possibile che queste figure professionali si trovino a lavorare in ambienti lavorativi ritenuti pericolosi ed è aperta anche la possibilità di svolgere l’attività parzialmente da remoto (perlomeno la parte che prevede l’elaborazione di dati e il lavoro d’ufficio).

Se desideri lavorare in questo settore, potresti accedere a contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato e con un orario lavorativo che generalmente è full time (anche se non sono esclusi contratti part time). L’orario di lavoro dipende, inoltre, dalle esigenze specifiche degli impianti su cui lavora il collaudatore: alcuni possono essere in funzione 24 ore su 24, fattore che potrebbe richiedere la sua presenza su turni, nei weekend e nei giorni festivi.

Tra i colleghi del collaudatore possono esserci altri tecnici, periti elettronici, ingegneri, manutentori, progettisti, architetti o altri professionisti a seconda del settore in cui lavora.

 

IN QUALI AZIENDE PUÒ TROVARE LAVORO UN COLLAUDATORE?

È possibile lavorare presso tutte le imprese che necessitano di eseguire test sui loro impianti o prodotti. Non è esclusa l’opzione di essere impiegati presso aziende specializzate proprio nel testing, che si occupano di verificare il funzionamento e la sicurezza di prodotti realizzati da altre aziende.

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