Il farmacista è una figura professionale indispensabile, che ha approfondito a livello accademico il tema della farmacologia ed è in grado di consigliare, produrre, distribuire e vendere prodotti connessi alla salute, all’alimentazione, al benessere o alla cosmesi.
Se ti interessa avviare la tua carriera proprio in questo ambito, sappi che ti occorrono sia una laurea in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche, sia il superamento di un esame di stato.
Approfondiamo l’argomento, cercando di capire come si diventa farmacista, quali sono i compiti di un esperto del settore, quali gli sbocchi professionali e gli stipendi a cui puoi ambire se decidi di intraprendere questa carriera.
INDICE DEI CONTENUTI
CHI È E CHE COSA FA UN FARMACISTA
A un farmacista abilitato al ruolo è richiesta una conoscenza ampia e competente dei farmaci, della loro composizione chimica, degli ambiti di utilizzo e dei possibili effetti collaterali.
In questo modo può somministrare farmaci da banco o provvedere a fornire ai clienti quelli richiesti dalle loro ricette mediche, ma può anche preparare farmaci personalizzati sulle esigenze del paziente o seguendo le indicazioni del medico curante.
Deve anche essere in grado di consigliare correttamente ogni cliente riguardo la posologia corretta per l’assunzione dei medicinali, avvertirli di potenziali controindicazioni o interazioni con altri farmaci che già utilizzano, proponendo una terapia personalizzata sulle condizioni di salute del soggetto.
Ma non solo. I farmacisti possono anche occuparsi della vendita di prodotti cosmetici, integratori o dispositivi sanitari, possono essere abilitati a effettuare vaccinazioni o eseguire semplici test e attività di screening, come la misurazione di colesterolo e glicemia, quella della pressione o gli elettrocardiogrammi.
RESPONSABILITÀ DEL FARMACISTA
Data la complessità del settore, il ruolo del farmacista è particolarmente delicato e presuppone skill tecniche qualificate e un’elevata capacità di agire con responsabilità nei confronti dei pazienti.
QUALI SONO LE PRINCIPALI MANSIONI DI QUESTO PROFESSIONISTA?
- Distribuisce farmaci a clienti e operatori sanitari consigliandoli rispetto a indicazioni, controindicazioni, effetti collaterali, interazioni con altri farmaci e dosaggio.
- Controlla le ricette mediche verificando le istruzioni di dosaggio prescritte.
- Esegue controlli sanitari specifici come quello del colesterolo, della pressione sanguigna o il test per il diabete.
- Consiglia i clienti sulla scelta e l’uso di farmaci senza prescrizione medica informando il paziente circa l’esistenza di farmaci equivalenti.
- Consiglia e vende al pubblico i prodotti paramedici e cosmetici in vendita.
- Registra e trasmette i dati di sostanze pericolose (ovvero sostanze dopanti, stupefacenti, ossigeno, etc) vigilando e controllando sulla tenuta e la gestione dell’armadio degli stupefacenti.
- Assicura la corretta preparazione, confezionamento, distribuzione e conservazione dei prodotti galenici.
- Gestisce gli acquisti e gli approvvigionamenti assicurando la fornitura del magazzino e mantenendo sempre sotto controllo l’inventario.
- Svolge tutte le pratiche amministrative relative alla gestione della farmacia.
- Informa i clienti sui servizi socio sanitari del territorio.
- Cura il suo aggiornamento continuo sulle normative farmaceutiche, sui trattamenti e sugli sviluppi della ricerca.
- Supervisiona e coordina le attività di altri farmacisti, assistenti, tecnici e altri membri del proprio staff.
SOFT SKILL RICHIESTE
Oltre alle competenze tecniche, ai farmacisti sono richieste delle specifiche capacità relazionali, soprattutto quando operano a stretto contatto con il pubblico.
Tra le principali soft skill che un farmacista dovrebbe possedere ci sono:
- capacità di ascoltare in maniera attiva ed empatica ogni paziente;
- ottime doti relazionali, capacità di comunicazione;
- abilità di collaborare con i colleghi e le altre figure professionali connesse con la sua professione;
- massima discrezione e integrità etica e morale;
- capacità di lavorare in multitasking e sotto stress;
- spiccato orientamento al cliente e alle sue esigenze;
- abilità di trasmettere informazioni in maniera calma e persuasiva;
- pensiero analitico e un approccio metodico alla professione;
- attitudine al problem solving;
- elevata capacità di mantenere il focus e la concentrazione durante tutto l’orario di lavoro.
COMPETENZE TECNICHE RICHIESTE
Ovviamente, alla base della carriera come farmacista ci sono specifiche skill tecniche, che rappresentano la base indispensabile su cui avviare il percorso lavorativo.
- Conoscenza delle discipline biologiche e farmacologiche.
- Conoscenza delle discipline chimico-farmaceutiche e tecnologiche.
- Conoscenza delle proprietà e delle interazioni dei farmaci e delle cure preventive.
- Preparazione di prodotti farmacologici e/o omeopatici.
- Utilizzo del gestionale per ordini prodotti.
- Capacità di gestire le attività professionali anche dal punto di vista amministrativo e burocratico.
- Solide conoscenze in materia legislativa e normativa, anche in relazione alla sperimentazione o alla registrazione dei farmaci.
COME DIVENTARE FARMACISTA: PERCORSO ACCADEMICO
La professione del farmacista richiede obbligatoriamente il conseguimento di una laurea specialistica, ma è possibile scegliere tra due diversi iter universitari:
- una laurea magistrale in Farmacia;
- una laurea magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche.
Se ne deduce che diventare farmacista senza laurea non è possibile e, inoltre, qualunque percorso accademico si scelga è anche necessario conseguire 300 crediti formativi universitari e frequentare un tirocinio obbligatorio della durata di 900 ore presso una farmacia pubblica oppure ospedaliera, step indispensabile per procedere con l’abilitazione alla professione.
Cosa fare per diventare farmacista, oltre all’ottenimento della laurea e dei crediti e lo svolgimento del tirocinio? Ai futuri professionisti è richiesto anche il superamento di un esame di stato.
ESAME DI STATO E L’ISCRIZIONE ALL’ALBO PER FARMACISTI
Alla fine del tirocinio è possibile iscriversi all’Esame di Stato, che si svolge generalmente due volte durante l’anno. In caso di esito positivo sarà possibile iscriversi all’Albo dei Farmacisti e iniziare a esercitare la professione.
Non è da sottovalutare, inoltre, che per svolgere questo importante lavoro in maniera valida e responsabile è necessario aggiornarsi costantemente, frequentando corsi periodici e acquisendo sempre più competenze in ambiti mirati (come possono essere la nutrizione, l’omeopatia, la cosmetologia etc).
Una volta compreso come di diventa farmacista, ti sarà utile anche sapere che hai tre possibilità per operare:
- farti assumere come dipendente presso una farmacia, con un contratto a tempo determinato o indeterminato;
- aprire una farmacia in proprio e diventarne tu stesso il titolare;
- lavorare come autonomo con partita IVA presso più farmacie.
Sono anche altri, inoltre, gli sbocchi occupazionali che si aprono a chi diventa farmacista abilitato, che estendono il luogo di lavoro oltre la classica farmacia, verso ospedali, laboratori e industrie.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
I farmacisti possono lavorare sia nel settore pubblico, sia in quello privato. Se ti interessa capire come lavorare in farmacia, ad esempio, puoi orientarti verso le farmacie comunali, oppure puoi considerare una carriera presso l’ASL o gli uffici sanitari presenti sul territorio.
Una volta ottenuta l’abilitazione, puoi anche dedicarti a capire come diventare farmacista ospedaliero, un contesto che ti porterà a lavorare meno a contatto con il pubblico e più tra uffici, magazzini e laboratori, per gestire gli approvvigionamenti, le scorte, la distribuzione dei farmaci nei reparti e così via. Se vuoi capire meglio come diventare un farmacista di reparto, puoi metterti in contatto con le strutture sanitarie della tua zona, per iniziare a indagare più a fondo le concrete opzioni a tua disposizione. Se desideri lavorare nel pubblico puoi anche optare per diventare un farmacista militare e mettere le tue skill a disposizione delle Forze Armate.
Un altro attraente ambito è quello della farmacia clinica, una branca che si propone di fornire assistenza al paziente, al fine di ottimizzare le terapie, promuovere salute e benessere e prevenire le malattie. Per diventare farmacista clinico è richiesta una formazione specifica che abiliti a gestire attività quali la promozione e la revisione delle terapie, studi epidemiologici o di farmacovigilanza attiva, campagne di screening o programmi di educazione sanitaria.
Anche analizzando l’ambito privato, si aprono diversi scenari possibili. Oltre a lavorare in farmacie private, puoi essere assunto presso case di cura o all’interno delle imprese che producono farmaci o cosmetici. Potrai, così, occuparti di ricerca di laboratorio, formulazione di nuovi farmaci, controlli qualitativi e analisi sui prodotti.
Potresti anche essere assunto dalle imprese che producono farmaci veterinari, oppure all’interno delle parafarmacie.
QUANTO GUADAGNA UN FARMACISTA?
Lo stipendio di un farmacista dipende da numerosi fattori, quali l’assunzione presso imprese pubbliche o private, la specializzazione, gli anni di esperienza, l’inquadramento nel CCNL, l’orario di lavoro e la localizzazione geografica in cui opera.
I guadagni base di un farmacista dipendente vengono stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per la categoria, ma ogni datore di lavoro può scegliere di erogare uno stipendio più alto.
In media lo stipendio di un dipendente di farmacia a inizio carriera è attorno ai 1.300 euro netti mensili, ma sale con la maturazione di anni di lavoro ed esperienza, a cui corrispondono un avanzamento nei livelli stabiliti dai CCNL. Le posizioni quadro, ad esempio, arrivano a superare i 2.300 euro al mese.
I farmacisti impiegati presso le parafarmacie, percepiscono mediamente 1.200 euro netti al mese, mentre diverso è lo stipendio di un titolare di farmacia. In quest’ultimo caso lo stipendio può superare i 6.000 euro al mese, anche se in questo caso vanno considerate tutte le spese in capo a chi gestisce un’attività in proprio (costi per i locali, stipendi dei dipendenti, versamento IVA, contributi previdenziali o assicurativi e molti altri).
I farmacisti autonomi, ovvero coloro che prestano le loro competenze a più farmacie lavorando con partita IVA e versando i contributi previdenziali ENPAF, possono guadagnare stipendi molto diversi a seconda del numero di sedi in cui operano, dei loro orari di lavoro (diurni o notturni), delle tariffe che riescono a pattuire con i singoli clienti. Le loro tariffe variano parecchio, passando dai 15 ai 30 euro/ora.
SITUAZIONE TIPICA DI LAVORO
Come accennato, ogni farmacista può svolgere la sua attività sia presso farmacia pubbliche o private, che presso ospedali, cliniche, laboratori e industrie. La sua giornata tipo sarà, quindi, molto diversa a seconda del contesto e i suoi colleghi potrebbero essere sia altri farmacisti, che medici, infermieri, pediatri, veterinari, ricercatori, chimici, rappresentanti farmaceutici o responsabili del controllo qualità.
Un professionista di questo settore lavora in genere 40 ore ogni settimana, ma potrebbe essere chiamato a operare anche su turni, per coprire il weekend e le giornate festive. Possono essere anche richiesti straordinari o la disponibilità a lavorare durante le ore notturne.
Nella sua giornata il farmacista può essere chiamato a concentrarsi sulla vendita di farmaci, sulla loro elaborazione, su test clinici o sull’assistenza ai pazienti, ma spesso tra i suoi compiti rientrano anche mansioni tipicamente amministrative, svolte con l’ausilio di un PC, di una cassa o di altri strumenti tecnologici. Per molte categorie di farmacisti, inoltre, l’interazione con la clientela è una routine quotidiana, che dev’essere considerata parte integrante, se non focale, della professione e gestita con impegno, mettendo a frutto tutte le più adeguate soft skill.
Ora che hai scoperto di più sulla figura del farmacista, puoi definire con più precisione i tuoi obiettivi professionali e dedicarti alla costruzione di una carriera in linea con le tue aspettative.
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