Gli infermieri sono tra i professionisti più richiesti nel mondo del lavoro e le loro competenze sono indispensabili in ambito sanitario. Si tratta di figure altamente specializzate, che hanno seguito percorsi di formazione mirati e hanno acquisito competenze che li abilitano a lavorare a stretto contatto con pazienti e personale medico.

Per poter svolgere con successo questo mestiere, però, occorrono anche una solida motivazione, doti di empatia e un buon equilibrio, che consente di operare in condizioni di lavoro non facili e particolarmente stressanti. Se ti senti portato per occuparti degli altri e del loro benessere, allora la carriera di infermiere potrebbe fare al caso tuo.

 

CHI È L’INFERMIERE E COSA FA

È il decreto ministeriale 739/1994 a normare in Italia la professione di infermiere, mentre il decreto 70/1997 regolamenta la figura dell’infermiere pediatrico. Sostanzialmente il compito di questo professionista è quello di assicurare il trattamento diagnostico/terapeutico dei pazienti, supportando e assistendo i medici nelle loro attività quotidiane.

È in grado, infatti, di occuparsi dei soggetti che ha in cura dal punto di vista dell’assistenza infermieristica, ma anche di quella relazionale e di supporto psicologico a chi si trova in condizioni di difficoltà o sofferenza. Gestisce anche tematiche quali la prevenzione, l’educazione sanitaria, la riabilitazione, stabilendo rapporti empatici e di fiducia con i suoi pazienti.

Un infermiere può lavorare nel settore pubblico, all’interno di aziende ospedaliere, Aziende Sanitarie Locali, nei luoghi di degenza o negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

Può anche scegliere di diventare infermiere del 118 e occuparsi di emergenze sul territorio, oppure prestare servizio presso case di riposo, centri di assistenza per disabili, punti dedicati alla riabilitazione, ma anche presso ambulatori o direttamente al domicilio del paziente.

Chi è interessato a intraprendere una carriera in questo settore può anche dedicarsi a capire come diventare infermiere militare o come diventare un infermiere pediatrico e dedicarsi, quindi, a lavorare presso caserme e campi di addestramento oppure presso luoghi di cura dedicati a bambini, neonati e adolescenti.

 

MANSIONI E RESPONSABILITÀ DELL’INFERMIERE

Sono decisamente numerose le attività che un infermiere svolge durante la sua giornata.

  • Effettua test preliminari al fine di identificare le esigenze, la malattia e le condizioni generali del paziente.
  • Assiste medici e altri specialisti durante visite, operazioni chirurgiche e altre procedure mediche.
  • Collabora con i membri di un team interdisciplinare per pianificare, implementare, coordinare e valutare le cure, in consultazione con i pazienti e i loro familiari.
  • Fornisce e somministra cure appropriate ai pazienti prestando grande attenzione alla loro sicurezza e al loro benessere e instaurando con loro un rapporto di fiducia.
  • Educa il paziente e la sua famiglia sul mantenimento delle cure stabilite in autonomia.
  • Valuta e monitora l’impatto delle attività assistenziali.
  • Aggiorna le cartelle cliniche dei pazienti.
  • Controlla e rifornisce l’infermeria.
  • Promuove misure sanitarie preventive con i pazienti e le loro famiglie.
  • Fornisce supporto psicologico ai pazienti e a chi li assiste.
  • Utilizza, monitora e mantiene in buone condizioni le attrezzature mediche.

 

COME DIVENTARE INFERMIERE

Per diventare infermiere è indispensabile frequentare un corso universitario in infermieristica, ovvero percorsi a numero limitato ai quali si accede previo superamento di un test di ammissione.

Una volta ottenuta la laurea triennale in Infermieristica oppure in Infermieristica pediatrica si possono proseguire gli studi per raggiungere un’approfondita specializzazione in determinate aree della professione. Ad esempio, è possibile capire come diventare infermiere anestesista, infermiere geriatrico o infermiere psichiatrico. È anche possibile specializzarsi in Scienze Infermieristiche e Ostetriche o accedere a master di I o II livello.

Non è esclusa nemmeno l’opzione di proseguire con dottorati di ricerca per arrivare a ricoprire ruoli direzionali, supervisione e coordinamento di un team dedicato all’assistenza specialistica avanzata.

 

ESAME DI STATO E L’ISCRIZIONE ALL’ALBO PER INFERMIERI

Per essere abilitati alla professione di infermiere non basta ottenere una laurea in infermieristica o infermieristica pediatrica, bensì occorre svolgere un tirocinio durante il triennio, che si conclude con una prova finale che ha il valore di un esame di stato.

Dopodiché è necessario iscriversi all’ordine professionale, per poter esercitare la professione presso strutture pubbliche o private. È la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) a coordinare i registri degli Ordini provinciali e a gestire l’accesso al ruolo.

 

TIPOLOGIE DI INFERMIERE E SBOCCHI PROFESSIONALI

Un infermiere può lavorare come autonomo o essere assunto presso un datore di lavoro, pubblico o privato, con contratti a tempo indeterminato o determinato che gli consentono di operare nelle strutture da esso gestite.

Secondo il Decreto Ministeriale 739/94 esistono diverse categorie di infermieri, ovvero:

  • l’infermiere per la sanità pubblica e la medicina di comunità;
  • l’infermiere psichiatrico;
  • l’infermiere pediatrico;
  • l’infermiere geriatrico;
  • l’infermiere di ricerca clinica;
  • l’infermiere di area critica, che lavora nei contesti di urgenza (PS, ambulanze, etc).

Inoltre, sono numerosi i reparti o i tipi di cliniche presso cui l’infermiere può lavorare, diventando, ad esempio, un infermiere di terapia intensiva, un infermiere di degenza, uno strumentista o un infermiere dedicato all’assistenza domiciliare.

 

QUANTO GUADAGNA UN INFERMIERE?

Per capire a quanto ammonta lo stipendio di un infermiere in Italia è necessario fare una distinzione tra quelli impiegati nel comparto pubblico e quelli assunti da società private.

Generalmente lo stipendio di un infermiere in un ospedale pubblico (o presso strutture della PA) è regolato dai CCNL di categoria, che stabiliscono le regole del rapporto di lavoro e il trattamento economico dedicato ai professionisti.

Lo stipendio medio di un infermiere nel pubblico si aggira intorno ai 23.000/24.000 € lordi annui all’inizio della carriera, ma per arrivare anche attorno ai 40.000 € annui lordi con l’esperienza, la specializzazione, l’anzianità di servizio o la disponibilità a turni e straordinari.

Nel settore privato esiste una grande variabilità di stipendio per gli infermieri, che percepiscono, in Italia, dai 1200 a 1700€ al mese circa.

 

COMPETENZE

Le competenze tecniche necessarie all’infermiere vengono acquisite durante il corso di studi e consolidano il pacchetto di hard skill che è indispensabile per svolgere con successo questa carriera. Tra le più importanti:

  • principi di infermieristica generale e clinica;
  • metodologia infermieristica;
  • una buona manualità nella gestione dei pazienti;
  • la conoscenza delle prassi e procedure specialistiche;
  • l’utilizzo di strumentazione e macchinari specialistici.

 

SOFT SKILL

Esistono anche numerose soft skill che un infermiere dovrebbe possedere, per sopportare con buona tempra un lavoro che sa essere stressante, sia dal punto di vista fisico che mentale. Quali sono?

  • La capacità di lavorare sotto pressione.
  • Doti di ascolto e ottime capacità relazionali.
  • Predisposizione alla collaborazione;
  • Empatia nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie, dato che il lato umano caratterizza fortemente questo tipo di lavoro.
  • Flessibilità a livello di orari, mansioni e aggiornamento.
  • Gentilezza e cordialità verso gli assistiti.
  • Orientamento al cliente.
  • Buone dosi di pazienza.
  • Capacità di pianificazione e organizzazione del lavoro.
  • Doti di problem solving, per la gestione delle emergenze.
  • Eccellente stabilità emotiva e gestione delle proprie emozioni, per essere in grado di svolgere la professione con massima lucidità.
  • Capacità di lavorare efficacemente in team.

 

SITUAZIONE TIPICA DI LAVORO

Come accennato, l’infermiere può trovarsi a lavorare presso strutture specializzate, pubbliche o private e operare in ambienti di lavoro molto diversi tra loro, che vanno dalle stanze di un ospedale agli spazi aperti di un campo di addestramento militare. In genere, comunque, trascorre la maggior parte del turno all’interno del suo reparto oppure presso il domicilio dei pazienti che assiste.

Generalmente svolge orari su turni, che comprendono notti, weekend e festivi. Ad esempio, l’orario di un infermiere di tipo ospedaliero è stabilito dal CCNL a 36 ore settimanali su 5/6 giorni alla settimana, mentre i turni nelle cliniche private possono essere stabiliti attraverso accordi tra le parti (sempre rispettando i vincoli di legge). Esiste la concreta ipotesi di trovarsi a gestire emergenze e svolgere quindi straordinari.

Inoltre, un infermiere deve possedere abilità solide nell’utilizzo della strumentazione specifica dedicata alla cura del paziente e deve saper collaborare efficacemente con altri infermieri, medici, terapisti, chirurghi e altri specialisti impegnati nell’assistenza al soggetto assistito.

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