Indennità una tantum: tutto quello che c’è da sapere

L’indennità una tantum è una delle misure introdotte dal governo per sostenere i lavoratori in questa fase. Vediamo come funziona


Con l’aumento dell’inflazione e dei costi energetici, sono state introdotte dal governo varie misure di aiuto per i cittadini in difficoltà, tra cui i bonus una tantum . Le regole e le modalità sono state introdotte inizialmente col Decreto Aiuti di maggio 2022 , che ha previsto un’indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, oltre che per altre categorie di lavoratori, pagato in modo automatico o sulla base della richiesta dei lavoratori.

Poi la platea di persone che può ricevere il bonus da 200 euro è stata allargata dal Decreto Aiuti-bis dell’agosto 2022 . E infine, il Decreto Aiuti-ter di settembre ha previsto un’ulteriore indennità una tantum da 150 euro per molte delle categorie che avevano già riconosciuto il Bonus 200€.

Vediamo dunque come funzionano queste indennità e come si fa a riceverle.

Come funziona indennità una tantum?

L’indennità una tantum, come dice il nome stesso, è il versamento di una somma di denaro che viene effettuato al cittadino una volta sola dallo Stato o da un ente di previdenza come può essere l’Inps.

L’ultima indennità una tantum inserita dal governo è stata il bonus 200 euro, riconosciuta a milioni di lavoratori dipendenti e autonomi, sia pubblici che privati, come aiuto per far fronte all’eccezionale ondata di rincari che ha colpito sia l’energia che i beni di consumo.

La prima versione del bonus 200 € è prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, il DL n.50 del 17/05/2022, ed è rivolta a:


  • lavoratori dipendenti , sia pubblici che privati, già destinatari dell’ esonero contributivo dello 0,8{6b75fda2b9d7d6b1248a7cbb69356bddded6fd0a22bd88bc2aa30fb4b53e6b65}
  • titolari di pensioni , che nel periodo di imposta 2021 hanno percepito un reddito non superiore a 35.000 euro;
  • titolari di assegno di invalidità ;
  • titolari di Naspi o Dis-coll ;
  • beneficiari del Reddito di cittadinanza ;
  • lavoratori autonomi occasionali , Co.co.co ., stagionali, spettacolo, agricoli, vendite a domicilio partite IVA che rispondano ad alcuni requisiti; queste categorie devono fare domanda entro il 31 ottobre 2022 ;
  • lavoratori domestici .


Per i lavoratori dipendenti, esclusi gli agricoli a tempo determinato, spetta al datore di lavoro versare l’indennità una tantum, dopo aver ricevuto una dichiarazione con cui il lavoratore attesta di non ricevere nessuna pensione o Reddito di cittadinanza

Per questa categoria di lavoratori il Bonus 200 euro doveva essere pagato a luglio 2022 .

L’autodichiarazione non è invece necessaria per i lavoratori pubblici .

I pensionati, i titolari di assegni di invalidità o di disoccupazione, oltre che i percettori del Reddito di cittadinanza riceveranno invece l’indennità con una maggiorazione dell’assegno mensile.

Il Bonus 200 euro viene pagato a ottobre 2022 , e non a luglio, ai titolari di Naspi, Dis-Coll, ai disoccupati agricoli 2021, alle persone che hanno già ricevuto le ex indennità Covid 2021 e ai lavoratori delle categorie che devono presentare domanda per ricevere l’indennità.


Il Decreto Aiuti-bis ha poi ampliato le categorie di lavoratori che possono ricevere il Bonus 200 euro, e in particolare a:


  • collaboratori sportivi che hanno già beneficiato delle indennità Covid
  • lavoratori con un reddito inferiore ai 35.000 euro che nella prima parte del 2022 non avevano potuto usufruire dell’esonero contributivo inserito tra i requisiti necessari;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • pensionati dal 1° luglio 2022 che erano rimasti esclusi dalle norme precedenti.



Cosa vuol dire € 150 una tantum?

Il Decreto legge Aiuti-Ter (n.144 del 23 settembre 2022) ha inserito una nuova indennità da 150 euro a determinate categorie di lavoratori da pagare nel mese di novembre 2022 .

Come spiega la circolare 116 dell’Inps, del 17 ottobre 2022 , il decreto, all’articolo 18, prevede che l’indennità da 150 euro una tantum venga versata ai lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, automaticamente dai datori di lavoro con lo stipendio del mese di novembre 2022.

L’indennità spetta anche nei casi in cui il lavoratore abbia un contratto a tempo parziale.

Per ricevere l’una tantum, però, i lavoratori devono percepire una retribuzione imponibile nel mese di novembre 2022 che non superi l’importo di 1.538 euro .

Sempre l’Inps, col messaggio n. 3806 del 20 ottobre 2022 , ha anche preparato un fac-simile per facilitare i lavoratori che devono presentare richiesta al datore di lavoro per l’indennità una tantum 150 euro.


Come richiedere l’indennità una tantum per lavoratori professionisti?

I lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni Inps possono fare richiesta dell’indennità prevista dal Decreto Aiuti fino al 30 novembre , con una procedura attiva online sul sito dell’Istituto (accessibile anche dal punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche) o rivolgendosi a patronati e call center Inps.

Possono presentare la domanda (come chiarisce la circolare n. 103 del 26 settembre 2022 ) gli iscritti alle gestioni speciali:


  • degli artigiani;
  • dei commercianti;
  • di coltivatori diretti, coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • i pescatori autonomi;
  • i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.


;Per ricevere l’indennità di 200 euro bisogna però aver percepito un reddito complessivo lordo nel 2021 non superiore a 35.000 euro e non bisogna aver già ricevuto il Bonus 200 euro. Se chi lo richiede ha percepito un reddito non superiore ai 20.000 euro, grazie a quanto previsto dal Decreto Aiuti-ter, l’indennità viene aumentata di 150 euro, quindi per un importo totale di 350 euro

Inoltre, chi richiede l’indennità deve, al 18 maggio 2022:


  • essere già iscritto alla gestione autonoma
  • essere titolare di una partita Iva attiva;
  • aver versato almeno un contributo.



Come ricevere l’indennità per lavoratori a tempo ciclico parziale?

Con la circolare 115 del 13 ottobre 2022 , l’Inps ha spiegato più nel dettaglio invece come funziona l’indennità da 550 euro destinata dal Decreto Aiuti ai lavoratori a tempo parziale ciclico verticale.