I ROL fanno parte dei permessi di cui i lavoratori dipendenti hanno diritto e che vengono stabiliti generalmente dal CCNL di riferimento. Si tratta di una forma particolarmente utile di permessi pagati, che consentono ai lavoratori di assentarsi dal posto di lavoro e conciliare il rapporto tra vita privata e professionale.
INDICE DEI CONTENUTI
- Qual è il significato di riduzione dell’orario lavorativo (rol)?
- Come funziona la Riduzione dell’Orario di Lavoro
- Quando il datore di lavoro può ridurre l’orario di lavoro?
- Cosa si deve fare in caso di riduzione orario di lavoro?
- Cosa succede se non accetto la riduzione orario di lavoro?
- Cosa sono i ROL in busta paga
- Come sono indicati i ROL in busta paga
- Che differenza c’è tra i ROL e gli altri permessi?
- A quanti ROL hai diritto
- Entro quando possono essere utilizzati i ROL?
- Si possono usare i ROL come ferie?
QUAL È IL SIGNIFICATO DI RIDUZIONE DELL’ORARIO LAVORATIVO (ROL)?
I permessi definiti come “ROL” sui contratti e in busta paga sono sostanzialmente dei permessi retribuiti che vengono concessi al dipendente e che gli permettono di assentarsi dal luogo di lavoro per alcune ore durante l’anno, senza dover specificare il motivo dell’assenza e senza perdere la retribuzione relativa.
Il significato di ROL è, infatti, “riduzione dell’orario di lavoro ”.
Ogni dipendente può usufruire di ROL per esigenze personali o semplicemente per recuperare energie ed evitare burnout lavorativi. I ROL sono un diritto stabilito nei CCNL se l’ammontare può variare da contratto a contratto e in base alla mansione svolta. In caso di ROL, comunque, il dipendente viene remunerato esattamente come se avesse lavorato.
COME FUNZIONA LA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO
Ai ROL possono avere diritto tutti i lavoratori subordinati, se hanno un contratto a tempo determinato o indeterminato e risultano impiegati full time 8 ore al giorno. Tali permessi vengono maturati ogni mese dal dipendente, anche da quelli che operano in smart working, in base a una serie di fattori, come le mansioni svolte in azienda, la presenza di compiti usuranti nell’attività quotidiana e l’inquadramento contrattuale.
Oltre ai ROL vi è anche una ulteriore speciale categoria di permessi, ovvero le “ex festività”. Cosa sono? Sostanzialmente permessi retribuiti che sostituiscono le giornate festive abolite.Tra le ex festività che rientrano in questa categoria ci sono San Giuseppe, l’Ascensione, San Pietro e Paolo, Festa dell’Unità Nazionale, Corpus Domini.
QUANDO IL DATORE DI LAVORO PUÒ RIDURRE L’ORARIO DI LAVORO?
In linea generale i permessi definiti ROL possono essere usati in due modalità differenti tra loro, ovvero:
- con una fruizione individuale, quando il dipendente prende ore o giorni di permesso, sfruttando i ROL che ha maturato;
- con una fruizione collettiva, quando è il datore di lavoro che decide di utilizzare i ROL per esigenze aziendali, tenendo a casa tutti i dipendenti contemporaneamente, per i più diversi motivi organizzativi o contabili.
COSA SI DEVE FARE IN CASO DI RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO?
Mentre i permessi vanno generalmente richiesti attraverso modalità prestabilite dall’azienda i ROL consentono di assentarsi dal luogo di lavoro senza particolari formalità, comunicazioni al reparto HR o prassi burocratiche.
Non c’è bisogno di giustificare il permesso ROL con un evento specifico o con esigenze di grave entità e non è richiesta, da parte del dipendente, alcuna spiegazione della sua assenza. Ovviamente il buon senso e la responsabilità del singolo dipendente fanno propendere per una gestione oculata dei ROL, rispettosa anche delle esigenze aziendali e dei colleghi.
COSA SUCCEDE SE NON ACCETTO LA RIDUZIONE ORARIO DI LAVORO?
Normalmente la riduzione dell’orario di lavoro in modalità non retribuita può far sorgere importanti conflitti tra il datore di lavoro e i suoi dipendenti. Nel caso dei ROL (retribuiti) non è così, però, non mancano nella casistica episodi in cui il datore di lavoro ha imposto in maniera unilaterale una riduzione di orario, facendo figurare poi le giornate non lavorate come ROL.
Quando le ROL vengono decurtate indebitamente, è possibile per il lavoratore rivalersi e ottenere il ripristino dei permessi ROL decurtati indebitamente.
COSA SONO I ROL IN BUSTA PAGA
La presenza e l’ammontare dei ROL è indicata sia nel contratto fornito al dipendente, sia nella busta paga. In questo modo ogni lavoratore può tenere una traccia precisa delle proprie ROL individuandole con facilità all’interno delle voci della sua busta mensile.
COME SONO INDICATI I ROL IN BUSTA PAGA
I ROL vengono espressi su base annuale sulle 12 mensilità e così possono essere reperiti tra le voci del cedolino paga. Il conteggio totale dei ROL viene comunque aggiornato ogni mese, per consentire ai dipendenti di conoscere in tempo reale la loro situazione.
Nella busta possono essere riportate le seguenti voci o abbreviazioni:
- ROL AP, ossia permessi maturati negli anni precedenti e non ancora usufruiti;
- ROL MAT per indicare i ROL maturati al mese di riferimento della busta paga;
- ROL GOD, sono i permessi utilizzati nel mese;
- ROL RES, ossia i permessi residui totali.
Ogni datore di lavoro può comunque riportare i ROL in maniera leggermente diversa, rendendoli sempre facilmente consultabili dal lavoratore.
CHE DIFFERENZA C’È TRA I ROL E GLI ALTRI PERMESSI?
Vi è una vasta tipologia di permessi che un dipendente può richiedere, retribuiti e non.
I ROL sono un tipo specifico di permesso, fruibile in modalità semplificata, che consente l’assenza giustificata e retribuita dal posto di lavoro, riscattabile senza le comuni formalità tipiche delle richieste di permesso.
Oltre ai ROL, i dipendenti possono usufruire di altri permessi, come quelli per assistenza a parenti infermi, per donazioni di sangue, per visite mediche e formazione. Alcuni dei permessi sono garantiti da apposite leggi, altri sono frutto della contrattazione collettiva, di accordi tra datore e dipendente oppure ottenibili al verificarsi di particolari condizioni.
A QUANTI ROL HAI DIRITTO
Chi lavora a tempo pieno ha diritto ai permessi ROL in base al CCNL di riferimento, che definisce il limite massimo di ROL fruibili in un anno, l’eventuale scadenza dei permessi retribuiti e la proporzione tra ore di lavoro svolte e ROL maturati. Tale proporzione, come accennato, dipende soprattutto dal livello di stress psicofisico a cui sono sottoposti i lavoratori di una determinata categoria: all’aumentare di questo parametro, si presuppone la necessità di un maggiore monte ore di permessi retribuiti.
ENTRO QUANDO POSSONO ESSERE UTILIZZATI I ROL?
I ROL scadono solitamente entro 12 o 24 mesi da quando vengono maturati, ma i CCNL possono prevedere scadenze diverse. Anche se i ROL non sono stati goduti entro questo termine e sono quindi scaduti, il datore di lavoro è tenuto a pagarli al dipendente nella prima busta paga utile dopo la scadenza.
SI POSSONO USARE I ROL COME FERIE?
È possibile usare i ROL sia per entrare dopo, sia per uscire prima dal posto di lavoro, ma anche per prolungare le ferie, i week-end o i periodi di vacanza. Non essendoci vincoli di spiegazione o giustificazione dell’assenza, i ROL possono essere impiegati dai dipendenti per qualsiasi esigenza extra lavorativa.
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