L’annuncio di lavoro è uno degli strumenti più sottovalutati, ma anche più strategici, nella gestione delle risorse umane. È il biglietto da visita dell’azienda per chi sta cercando nuove opportunità: da come è scritto dipende la qualità e la quantità delle candidature ricevute, ma anche la percezione dell’organizzazione come datore di lavoro. In un mercato in cui la domanda di competenze è spesso più alta dell’offerta, non basta “pubblicare un annuncio”: occorre progettarlo in ottica attrattiva, inclusiva e orientata al valore.

 

L’annuncio di lavoro come strumento strategico

L’annuncio di lavoro non è un atto burocratico, ma un contenuto editoriale a tutti gli effetti, con un obiettivo preciso: catturare l’attenzione delle persone giuste e convincerle a candidarsi. La sua efficacia si misura su tre livelli:

  • quantità e qualità delle candidature ricevute;
  • chiarezza nella comunicazione del ruolo;
  • coerenza con l’identità aziendale.

Un annuncio ben scritto è in grado di fornire un’esperienza migliore ai candidati, poiché permette loro di capire, subito e in modo chiaro, il contenuto del ruolo e se possono ritenersi in linea o meno con la posizione. In questo modo si riduce il carico operativo del team HR, viene migliorata la prima impressione e aumenta la probabilità di inserimenti riusciti.

Employer Branding e comunicazione

Ogni annuncio contribuisce a costruire o rafforzare l’employer branding. Includere una descrizione autentica dell’ambiente lavorativo, dei valori aziendali e della cultura interna aiuta a differenziarsi dai competitor. Esempio: un’azienda che valorizza la flessibilità e l’autonomia operativa può inserire un riferimento chiaro a queste caratteristiche già nell’introduzione dell’annuncio.

 

Come strutturare un annuncio efficace

Un annuncio deve essere ordinato, leggibile e ben strutturato, per facilitare la comprensione e favorire l’engagement. Ogni sezione deve rispondere a una domanda chiave nella mente della persona che legge.

Titolo chiaro e ruolo ben definito

  • Evita titoli vaghi come “Cerchiamo una risorsa dinamica”;
  • inserisci il ruolo, la sede di lavoro o se si tratta di un impiego da remoto;
  • utilizza un linguaggio professionale ma accessibile, evitando acronimi, parole tecniche o slang lessicali.

Esempio efficace:
Impiegato/a amministrativo/a con SAP – Milano | Tempo pieno

Contesto aziendale e valori

In 3-5 righe, racconta chi è l’azienda, in cosa crede, cosa offre in termini di cultura e stabilità. Questo aiuta chi legge a capire se si può identificare nell’organizzazione.

Esempio:
Siamo una realtà solida nel settore manifatturiero, con una forte attenzione alla sostenibilità e al benessere delle persone. Promuoviamo un ambiente collaborativo e flessibile, orientato alla crescita professionale continua.

Responsabilità e attività previste

Fornisci un elenco chiaro e specifico delle principali responsabilità. Ogni punto deve cominciare con un verbo d’azione e indicare un’attività concreta.

Esempio:

  • gestione del ciclo passivo, dalla registrazione delle fatture al pagamento fornitori;
  • redazione della prima nota e riconciliazioni bancarie;
  • supporto alla chiusura mensile e al bilancio annuale.

Requisiti richiesti e competenze preferenziali

Dividi chiaramente i requisiti in:

  • essenziali: ciò che è realmente imprescindibile;
  • preferenziali: elementi che aumentano l’aderenza al profilo ideale.

Evita elenchi infiniti: l’eccesso di requisiti scoraggia le candidature.

Benefit e condizioni offerte

Questa sezione è spesso trascurata, ma sempre più centrale nelle decisioni delle persone. Includi:

  • tipo di contratto e range retributivo (anche indicativo);
  • orario di lavoro e flessibilità;
  • benefit: buoni pasto, assicurazione sanitaria, smart working, premi di risultato.

 

Cosa evitare in un annuncio di lavoro

Un annuncio poco curato, eccessivamente tecnico o generico può danneggiare la reputazione dell’azienda e allontanare i profili migliori. Anche la forma vuole la sua parte: vanno evitati blocchi di testo eccessivamente lunghi mentre è consigliato inserire elenchi puntati e grassetti per aiutare la lettura e la scansione del testo.

Ambiguità o linguaggio discriminatorio

Evita formule come:

  • “giovane e dinamico” (il discrimine per età è normato per legge);
  • “solo madrelingua italiano” (se non giustificato da mansioni specifiche).

Usa un linguaggio inclusivo e non discriminatorio, che si rivolga a tutte le persone in modo equo.

Liste troppo lunghe o generiche

Annunci con 20 requisiti creano confusione. È meglio selezionare le 5-6 caratteristiche chiave, spiegandole se necessario.

Esempio da evitare:
“Ottime capacità comunicative” – troppo generico.
Meglio:
“Capacità di interagire con clienti e fornitori in modo strutturato, anche in contesti critici.”

Mancanza di call to action

Chi legge deve sapere cosa fare dopo. Inserisci sempre una chiusura che:

  • indichi come candidarsi (es. invio CV via piattaforma X);
  • specifichi eventuali tempistiche o fasi successive.

 

Esempi pratici di annunci ben scritti

Per profili tecnici

  • Specifica tecnologie, strumenti, metodologie;
  • inserisci esempi di progetti o settori (es. automotive, IoT).

Per profili amministrativi

  • Evidenzia i sistemi gestionali utilizzati;
  • indica il grado di autonomia e l’interazione con altri uffici.

Per ruoli junior/senior

  • Junior: valorizza la formazione e le competenze trasversali;
  • Senior: evidenzia autonomia decisionale, responsabilità di budget, interazione con stakeholder interni/esterni.

 

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