Vediamo le modalità di approccio alla gestione del colloquio di lavoro da parte di un professionista.
Come si consiglia agli inesperti, in caso di convocazione a colloquio, sarà fondamentale la regola di informarsi e documentarsi sull’azienda che vi ha contattato o che ha dato mandato ad una società di selezione di farlo. L’importante è non sottovalutare l’intervistatore e pensare di essere esperti.
Una presentazione vincente
Grazie all’esperienza già maturata in campo lavorativo si sarà più sciolti essendo già abituati a rapportarsi con altre persone per lavoro. É utile sfruttare questa familiarità per esporre in modo sintetico e puntuale i risultati ottenuti nelle diverse esperienze di lavoro e concretizzare con esempi pratici e progetti gestiti il proprio racconto. Ma soprattutto è necessario preparare la motivazione alla ricerca di una nuova occupazione in modo credibile e il più possibile veritiero.
Organizzate la propria presentazione in 5/6 punti cruciali sui quali costruire il dialogo cercando di essere concisi, chiari e ponetevi in modalità di ascolto attivo. Data l’esperienza degli altri colloqui probabilmente fatti in passato non potete non sapere cosa rispondere alle fatidiche domande “quali sono i suoi punti di debolezza?” o “mi dica tre pregi e tre difetti!”. Nel tempo avrete sicuramente capito quali sono i vostri punti di forza e in cosa pensate di poter migliorare: rispondete con sincerità e proattività o con esempi di situazioni lavorative che vi hanno entusiasmato o messo in difficoltà, mettendo l’accento su cosa avete imparato da queste ultime e mettendo in evidenza caratteristiche del proprio modo di operare/interagire che celano degli aspetti positivi.
E alla tipica domanda finale: “Ha qualche domanda da fare?” potrete chiedere qualcosa inerente la posizione o dell’azienda che vi ha incuriosito studiandola. Durante la dinamica dell’intervista è opportuno avere in mente il filo rosso della propria esperienza e soprattutto essere in grado di trasferirlo, perciò ESERCITATEVI!